È l’Istituto del Credito sportivo del Coni il partner di B Futura e di Invimit per sostenere i comuni che vogliono investire per ammodernare i propri stati. È stato sottoscritto oggi un protocollo di intesa tra Invimit, B Futura e l’Istituto per il Credito Sportivo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi e impianti sportivi attraverso lo strumento del Fondo Immobiliare. Lo comunica la Lega di B in una nota.
“Grazie all’iniziativa odierna – dice il presidente di Invimit Massimo Ferrarese – potranno nascere appositi Fondi Obiettivo gestiti da SGR di mercato e promossi dagli Enti territoriali proprietari degli impianti oggetto di valorizzazione. Invimit – precisa Ferrarese – attraverso l’utilizzo delle risorse disponibili nel Fondo i3-Core Comparto Territorio, rivestirà il ruolo di investitore garantendo la liquidità necessaria alla riqualificazione degli impianti”.
Del progetto di riqualificazione degli impianti CF Calcio e Finanza aveva parlato a metà settembre. L’idea di B Futura è di sfruttare la liquidità di Invimit e del Credito Sportivo per sostenere i comuni che avranno voglia di migliorare il proprio stadio, ma sono a corto di risorse economiche. L’amministrazione pubblica dovrebbe entrare in quota nel fondo acquisendo azioni in cambio del bene immobiliare e godersi l’ammodernamento finanziato da Invimit e Credito Sportivo.
“La Lega B – dice il presidente Andrea Abodi – insieme a Invimit e Credito Sportivo, lancia oggi un segnale qualificato e unico nel suo genere dando il via a un’iniziativa che produrrà nel tempo benefici concreti per l’intero sistema calcistico. È motivo di orgoglio essere co-ideatori e promotori di uno strumento di tale impatto strategico in un settore nel quale registriamo un gap rispetto al resto d’Europa che va colmato velocemente”.
Con l’accordo raggiunto oggi si ha “l’obiettivo di promuovere una forte accelerazione dei processi di sviluppo infrastrutturale e di rinascita urbana in una cornice di assoluto rispetto della sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria delle realtà locali”, ha sottolineato Abodi. Adesso bisognerà aspettare la fine dell’anno quando alcuni Comuni e SGR di mercato partiranno con i progetti per “garantire una riqualificazione territoriale che permetta a tutte le parti in causa di beneficiare di infrastrutture sportive moderne, efficienti e di servizi di qualità nell’ambito di aree cittadine rigenerate”, ha sottolineato Abodi.
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