Vivendi apre a Mediaset e lo fa con uno dei suoi uomini più rappresentativi. Arnaud de Puyfontaine, a Milano per il cda di Telecom Italia, si dice ottimista sull’affaire-Premium e prospetta una soluzione che “forse” è in arrivo. “Sento molte cose; ma posso dirvi che siamo ottimisti e che forse troveremo una soluzione“, dice l’ad lasciando il board di Telecom. Non una parola su quale possa essere la strada per evitare che Fininvest-Mediaset continuino la loro battaglia legale e nemmeno un’indicazione a chi gli chiede se Vivendi abbia già preparato una nuova proposta da offrire al Biscione: “Su questo non posso commentare”, spiega de Puyfontaine.
Di certo, a sentire le parole del manager francese, verrebbe da escludere che nella partita possa entrare Telecom, sebbene l’incumbent italiana sia controllata proprio dal colosso dei media transalpino: “Sono straordinariamente colpito dalla creatività che sento e leggo in Italia“, confessa de Puyfontaine ai cronisti che gli chiedevano se la società guidata da Flavio Cattaneo fosse davvero interessata alla pay-tv del digitale terrestre.
Lo spiraglio aperto nel pomeriggio arriva proprio a poche ore dal viaggio di Silvio Berlusconi a New York. Secondo alcune voci di stampa il fondatore di Fininvest potrebbe incontrare negli States Rupert Murdoch per discutere del mercato televisivo pay italiano e della possibilità di future (e proficue) sinergie tra i due attuali competitor. Tuttavia, alcune fonti parlamentari hanno confessato all’Adnkronos che l’obiettivo del viaggio non sarebbe un incontro con lo Squalo; anche perché la famiglia Berlusconi sembra voler raggiungere un accordo con Vivendi, nonostante nei mesi scorsi la società francese abbia paragonato Premium ad una Fiat Punto.
A far incrociare le dita per la soluzione italo-francese sarebbe lo spettro Antitrust che nel caso di una partnership tra Sky e Mediaset – fusione o joint venture – metterebbe così tanti paletti da rendere ‘impossibile’ un lavoro sereno al nuovo monopolista.
Insomma, per evitare che a problemi se ne aggiungano altri, meglio evitare e sedersi nuovamente al tavolo con Vincent Bollorè e soci. L’apertura attesa da parte di Vivendi è arrivata, last minute. Oggi (30 settembre) scade l’intesa raggiunta ad aprile – scambio azionario Mediaset-Vivendi del 3,5% e 100% di Premium in Francia – ma a quanto pare la deadline sarebbe vincolata al parere dell’Antitrust europeo. Per il momento Bruxelles tace: Vivendi non ha fatto alcuna richiesta ed ha recuperato il tempo necessario per trovare una soluzione efficace. “Forse”.