Continua l’affare per la cessione del Palermo ad una cordata di investitori cinesi. Ad esporsi, ancora, è il patron dei rosanero, Maurizio Zamparini.
“Sto vendendo il Palermo ai cinesi? No, sto portando i cinesi nel Palermo”, queste le parole del presidente della società siciliana alla trasmissione “Un giorno da pecora”, su Rai Radio 1. “Loro diventerebbero soci di maggioranza con me socio di minoranza, gli metterò a disposizione una struttura in cui ci sarò anche io. Entro 2 mesi arriverà l’accordo definitivo coi cinesi per il Fondo di stato. Si tratta di un fondo di Stato cinese. Loro hanno dei fondi dove mettono dei capitali ed intervengono nell’economia mondiale”.
“Quanti soldi vogliono mettere? Devono decidere loro – ha proseguito Zamparini -: se vogliono un Palermo da Champions League devono mettere 150 o 200 milioni, se vogliono fare la Uefa 50 milioni, e se vogliono salvarsi ne devono mettere 20”. Intanto, però, l’obiettivo è quello di “portarli dentro, l’investimento sarà di 200 milioni. Ne servono 150 per lo stadio, 30 per il centro sportivo e 20 milioni sarà una sorpresa, un investimento umanitario di cui poi, in caso, parlerò”, le parole del patron del Palermo.
Saltata la trattativa con Cascio (“doveva portarmi le garanzie bancarie”), Zamparini prosegue quindi spedito nell’affare con la cordata cinese. Aspettando anche novità per lo stadio: “I lavori inizieranno sul Barbera inizieranno a giugno. Mercato e aquisti? Quest’anno ne abbiamo fatto uno importante ed è l’allenatore, si chiama De Zerbi. Quanto durera? Manderà via lui me. Per quanto cedo Nestorovski? Io spero di acquistare non di vendere. Adesso dite che Nestorovski è forte, ma ho sentito un’opinionista che lo reputava una pippa. Me lo tengo stretto, a gennaio ci saranno rinforzi di rilievo”.