de laurentiis attacca clausola higuain juventus inelegante
Striscione dei Tifosi del Napoli su Gonzalo Higuain / Insidefoto
«Non abbiamo potuto fare nulla per trattenere con noi Gonzalo Higuain: come tutti sanno nel suo contratto c’era una clausola. Ma non mi aspettavo che l’avrebbe pagata la Juventus, con una mossa che è stata nei nostri confronti inelegante». Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ieri era a Londra al convegno “The Sport is Business” organizzato allo stadio di Stamford Bridge con l’obiettivo di lanciare il brand Napoli, e con queste parole – riportate oggi dall’edizione di Napoli de La Repubblica – è tornato sul caso dell’estate.
«Il Pipita – ha ribadito – è un ottimo giocatore e ci è dispiaciuto molto perderlo. È stato lui a decidere di passare dalla parte dei bianconeri, però. Non c’era alcun modo per ostacolare la sua volontà di cambiare squadra».
CAPITOLO STADIO. Il San Paolo, che sarà pieno (10 mila biglietti a ruba in poche ore) per la Roma. «Il Comune finora non ci ha messo un euro. Vorrei uno stadio nuovo da 20 mila posti, con 5 mila ingressi gratis per gli indigenti. Le curve a 40 euro? Le vende a quel prezzo anche la Juve, che offre il nostro stesso spettacolo».
KOULIBALY. «È vero, il Chelsea me l’ ha chiesto: Antonio Conte nell’ultimo giorno della campagna acquisti e mi ha offerto 58 milioni, che ho rifiutato. Il nostro difensore era incedibile, vedremo il prossimo anno cosa succede. Intanto, rimanendo in tema, ne approfitto per annunciare con soddisfazione il prolungamento fino al 2020 del contratto di Hysaj…».
IL PROGETTO. «Sono orgoglioso di quanto stiamo facendo, quest’anno e in tutti gli anni passati in cui sono stato presidente. Ho rilevato la società da un fallimento, che aveva cancellato praticamente tutto il passato della squadra, tranne il marchio e i nostri meravigliosi tifosi. In 12 anni siamo passati dalla posizione numero 550 alla sedicesima in Europa. E grazie alla ottima partenza di questa stagione siamo addirittura al quarto posto nel ranking Uefa stagionale, un gran risultato».
IL FUTURO. “Daremo il nostro contributo per rimodernare il calcio: Cina e Stati Uniti saranno le nuove frontiere e dal punto di vista mediatico è in atto una rivoluzione, che cambierà il modo di seguire il football. Molti mi definiscono un pazzo, ma poi col pallone ci rimettono: cosa che a me non capita”.
De Laurentiis ha poi rilanciato la sua idea di Superlega: “Serve una Champions League diversa, un vero e proprio campionato europeo riservato ai club: con tutte le migliori formazioni di Italia, Germania, Spagna, Francia e Inghilterra. La formula attuale dipende dal sorteggio: se sei sfortunato, rischi di uscire subito. Solo un torneo più strutturato potrebbe svelare quale sia davvero la squadra più forte del continente». Il presidente si è poi scagliato contro i procuratori (“Sono il male”) e i colossi dell’abbigliamento sportivo: «Vogliono monopolizzare i diritti d’immagine dei giocatori».
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