La flessione “significativa” del mercato italiano non ha compromesso i rapporti tra l’Italia e Sky, visto che il Paese “resta importante” per la multinazionale del broadcasting di Rupert Murdoch. A dirlo è il ceo di Sky Italia, Andrea Zappia, parlando nel corso di un convegno tenutosi a Capri. “Oggi Sky – ha detto l’ad – è la prima vera media company nel nostro Paese con ampi margini di crescita”.
In un mercato con pubblicità, abbonamenti e licenze pubbliche “che oggi non riesce a leggere i fatturati degli over the top, Sky – ha spiegato – è riuscita a rimanere e combattere una situazione economica complicata restando stabile con un business plan più resiliente degli altri operatori del Paese” ha spiegato Zappia ricordando che Sky ha 4,7 milioni di clienti e 2,8 miliardi di fatturato. “Stiamo aiutando il sistema italiano ad alzare la barra; dobbiamo muoverci a livello globale, non solo domestico” ha aggiunto il ceo che ha citato le produzioni di ‘Gomorra’ e ‘The Young Pope’ apprezzate all’estero.
Per quanto riguarda il futuro del broadcaster internazionale Zappia non ha rassicurato sull’utilizzo di Adsmart che se permetterà di ‘personalizzare’ i contenuti pubblcitari, darà “zero problemi di privacy”, ha promesso il ceo. Nelle scorse settimana il Garante per la Privacy, Antonello Soro, aveva sollevato alcune perplessità perché riteneva che il servizio sarebbe stato possibile ma solo in forma aggregata e poter permettere all’utente di esprimere il proprio dissenso anche solo attraverso l’uso del telecomando. “È un servizio totalmente trasparente, l’utente non solo deve darci l’ok ma ne sarà avvantaggiato perché avrà risposte più coerenti ai suoi bisogni”, ha assicurato Zappia.