Il Real Madrid archivia la stagione 2015-2016 con ricavi operativi a 620 milioni di euro, con un incremento del 7.4% rispetto la stagione precedente, e un utile netto di 30.3 milioni di euro, in calo rispetto ai 42mln registrati il 30 giugno 2015. Il board del club presenterà i conti all’assemblea convocata il 23 ottobre che dovrà approvare il bilancio d’esercizio: per la prima volta nella storia della società i ricavi superano i 600 milioni di euro, senza considerare nei conteggi le plusvalenze incassate dal calciomercato, spiega la società in una nota.
L’EBITDA sale al 30 giugno 2016 a 163.2 milioni di euro, record del club, e segna un incremento del 20.9% rispetto al dato dell’anno precedente. L’utile ante-tasse si attesta a 43.3 milioni di euro ed è inferiore del 22.5% rispetto a quello registrato nell’esercizio scorso. L’ultima riga del bilancio, spiega il Real nella sua nota, risente di attività non ricorrenti come l’acquisto di calciatori nel corso delle sessioni di calciomercato aperte nel periodo di riferimento (estate 2015 e gennaio 2016). Il patrimonio netto del club sale a 442.2 milioni di euro; raddoppia invece il liquid asset a 211.5 milioni di euro.

Nell’anno di riferimento il Real ha raggiunto il tetto più alto d’Europa, vincendo la Champions League a Milano nel maggio scorso. Nonostante, insomma, per quel periodo ci siano stati malumori per il calciomercato senza grandi colpi, il club è riuscito ad archiviare la stagione con un successo sportivo e finanziario. Del resto, quella dei blancos è una storia vincente che affonda le radici più che nell’analisi dei dati nella cultura del club. Per ora questo non basta a superare il Barcellona anche per quanto riguarda i ricavi: i blaugrana hanno chiuso la stagione scorsa con un fatturato da 670 milioni di euro e sono il top nel mondo del calcio.