Tavecchio candidato CRL
Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio (Insidefoto.com)

Il caso della sponsorizzazione Intralot alla Figc e alla nazionale italiana di calcio rischia di portare ad un inasprimento della legislazione relativa alla pubblicità di giochi e scommesse. Secondo quanto riportato da L’Avvenire, il caso Intralot-Figc ha accresciuto le motivazioni di quella parte dell’esecutivo che già premeva per trasformare in «assoluto» il divieto parziale di pubblicità per giochi e scommesse contenuto nell’ultima legge di Stabilità, a prescindere da qualsiasi fascia oraria. Un orientamento intransigente, scrive il quotidiano dei vescovi italiani, che starebbe ora guadagnando più sostenitori.

Restando invece al merito della vicenda Intralot-Figc, la prossima settimana a rispondere alle interrogazioni parlamentari potrebbe essere il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, competente per la materia dei giochi. Prima di recarsi alle Camere, secondo quanto riportato da Avvenire , il sottosegretario potrebbe confrontarsi col ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e col presidente del Consiglio Matteo Renzi, in modo da avere indicazioni sulla linea da tenere.

«La mia personale opinione è che si tratti di una scelta inopportuna – ha dichiarato giovedì lo stesso Baretta -. Capisco i problemi di finanziamento, ma nel momento in cui il governo sta riordinando il settore serve muoversi con cautela». Sono «già state annunciate delle interrogazioni», ha aggiunto, «e quella sarà la sede in cui risponderemo». Diverse forze politiche, e molte realtà della società civile e dell’associazionismo impegnate nella lotta alle ludopatie, invocano la rescissione del contratto fra Intralot e Figc (che, secondo il Corriere della Sera , comporta la corresponsione alla federazione di 2 milioni di euro in tre anni).

Una decisione che competerebbe alla Figc (firmataria dell’accordo nell’ambito della propria autonomia) e su cui eventualmente il governo potrebbe esercitare una moral suasion , senz’altro autorevole ma non cogente. Dopo la bufera mediatica, la Federazione ha scelto il low profile: nessun logo di Intralot sulle maglie e, durante Italia-Spagna, nessun cartellone con la sigla dello sponsor, ma sui pannelli dietro gli intervistati. L’intesa, del resto, non prevede il nome dello sponsor su maglie e tute o sulle immagini dei giocatori, ma sulla cartellonistica.

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