I tempi e le modalita’ della nuova asta sui diritti tv della Serie A per i campionati di calcio a partire dal 2018 dipenderanno in buona parte dall’esito della disputa tra Vivendi e Mediaset su Premium e dalle sorti della stessa pay-tv di Cologno Monzese. Lo ha specificato Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infront Italy che e’ advisor della Lega Calcio di Serie A per le licenze televisive. “Se dovessimo stare fermi lo faremo. Anche fino a settembre” dell’anno prossimo per partire con l’asta, ha dichiarato a margine del Forum Sport&Business organizzato da Il Sole 24 Ore aggiungendo poi che l’obiettivo di Infront e della Lega e’ quello “di essere pronti a marzo-aprile” per lanciare il bando “ma la guida sara’ il mercato”.
“La stessa Uefa sulla Champions League – ha ripreso De Siervo riferendosi invece alla gara per le licenze televisivi del torneo europeo di calcio che dovrebbe essere organizzata nella prima parte del 2017 – sta bloccando sui tempi perche’ in questa situazione potrebbe avere un solo interlocutore”. Nell’ultima asta delle licenze per l’Italia, la Lega Calcio ha incassato da Sky e Mediaset Premium circa 945 milioni di euro annui e l’eventuale mancata partecipazione di Premium a causa della questione Vivendi o addirittura un’alleanza tra Sky e Premium diminuirebbe notevolmente la competizione sui diritti: “Se ci fosse un solo player la Lega dovrebbe avere un piano B considerando anche l’ipotesi di vendita diretta” ha detto De Siervo.
L’ad di Infront resta comunque ottimista sulla capacita’ di valorizzare i diritti della Serie A: “Nonostante il caso Vivendi i diritti della prossima asta avranno un risultato superiore a quella precedente”. Tra licenze per l’Italia e per l’estero nel triennio in corso (2015-2018) l’incasso per la Lega Calcio e’ stato di complessivi 1,2 miliardi.