Il monte-sponsorizzazioni dello sport mondiale toccherà nel 2017 il suo record assoluto, sfondando la soglia dei 60 miliardi di dollari in un anno. È quanto emerge in una ricerca condotta da Nielsen – Top 10 Global Trends in Sports 2016 – che ha analizzato l’andamento delle partnership commerciali nello sport degli ultimi anni, provando a tracciare le stime di crescita nei prossimi dodici mesi. Il focus sulle sponsorizzazioni conferma una tendenza consolidata: nel 2010 i brand sborsavano 35 miliardi di dollari per finanziare lo sport; nel 2016 hanno staccato assegni per 59.8mld e nel 2017 supereranno i record toccando 62.2 miliardi di sponsorizzazioni.
Una crescita dell’80% in meno di un decennio sostenuta dai nuovi player globali, che hanno fretta di farsi conoscere sui mercati più ricchi, e alle nuove modalità di consumo dei prodotti sportivi che incentivano ricche (e mirate) partnership. Tra il 2011 e il 2014, spiega l’istituto di ricerca, la disciplina sportiva che ha visto aumentare maggiormente i suoi ricavi da sponsor è stato il calcio, cresciuto con un CAGR del 12%, da 5.6mld a 7.9mld; seguito dal Motorsport, da 2.8 a 3.1, e dal Football americano, da 1mld a 1.4mld. In termini percentuali, gli atleti che hanno più beneficiato dell’aumento delle sponsorizzazioni sono stati i ciclisti: CAGR +14% dal 2010 al 2014, da 281 milioni a 421.
Come sottolinea Nielsen, lo sviluppo delle nuove tecnologie – digital only, Iptv e OTT -aiuterà l’aumento della spesa complessiva per le partnership commerciali, perché “più offerta significa anche più opportunità di sponsorship”: il poter trasmettere un match di Football americano su Twitter, insomma, attirerà gli investimenti di chi solo alcuni anni fa non avrebbe mai scelto un evento sportivo per pubblicizzare il proprio brand.
Oltre all’aumento dei mezzi di trasmissione, un ruolo strategico nella crescita della spesa per le sponsorship lo giocano i nuovi player globali. Non a caso a spiccare tra le regioni al mondo che più hanno sostenuto lo sport negli ultimi anni c’è il Medio Oriente con il +40% dal 2010 al 2014: i marchi mediorentali, scrive Nielsen, “puntano a ottenere una presenza sempre maggiore nello sport a livello globale nei prossimi anni” e fanno meglio in termini di crescita dei brand dell’Asia-Pacific (+22%), del Nord America (+10) e dell’Europa (+5%).
A giudicare dall’interesse della Cina per lo sport olimpico e dagli investimenti asiatici nel calcio europeo, questi numeri sono destinati a crescere in futuro. Per Nielsen, l’aumento generale delle sponsorizzazioni avverrà “in modo stabile” e a sostenere questi ritmi sarà il settore tecnologico che “continuerà a essere la categoria merceologica di sponsor con la maggiore crescita”. Una minaccia ai futuri record da battere può essere la congiuntura economica e politica che potrebbe frenare gli investimenti dei paesi del Medio Oriente e dell’Asia a causa del calo del prezzo del petrolio e dell’instabilità politica dell’area.