Bologna progetto stadio
Lo stadio Dall'Ara di Bologna (Foto: Insidefoto.com)

La volontà di riqualificare lo stadio Dall’Ara è “il frutto della visione che il presidente Saputo ha messo in questo progetto, che non è comprare la squadra per fare un’operazione speculativa sulla città, ma quella di investire sul calcio italiano, sul nostro Paese e sul Bologna”. Nessuna speculazione. A sostenerlo è l’assessore allo Sport del comune di Bologna, Matteo Lepore, chiamato a rispondere alle domande dei consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle. “Non si utilizza la squadra per altre iniziative”, ha sottolineato.

L’assessore allo Sport ha rassicurato l’assemblea comunale sui piani del patron del Bologna Joey Saputo. La proprietà canadese del club, infatti, punta a investire “anche in un’ottica di sviluppo e di imprenditorialità della squadra, di un novo modo di gestirla, ad esempio di lavorare con il Montreal“, sede dell’altro club controllato dallo stesso Saputo.

Lepore del resto ricorda che “il calcio a livello internazionale è già andato in una certa direzione, la Premier League di fatto ha creato un certo tipo di business che sta in piedi con un modello completamente diverso rispetto al calcio italiano o ad altri campionati di calcio”. In questo filone si inserisce “l’operazione che il Bologna sta facendo” perché non si sta cercando “di utilizzare la squadra per fare altri tipi di iniziative. Noi su questo vogliamo essere rigorosi e guarderemo con quest’ottica tutto il percorso che da qui ai prossimi anni ci vedrà coinvolti”.

Solo alcuni giorni fa a proposito del nuovo stadio del capoluogo emiliano era emerso l’affaire delle “compensazioni”, ovvero le aree ex militari o ex ferroviarie da valorizzare e rigenerare già inserite nel Poc, con l’auspicio di un accordo fra chi le gestisce e il club rossoblù, senza consumo ulteriore di terreno.

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