Circa cinquemila spettatori in meno al San Nicola di Bari. Un peso notevole per la Serie B che dopo 12 partite di campionato si ritrova con una media scesa sotto le 7 mila unità.
E dire che a fronte di un Cagliari promosso (12.475 le persone allo stadio in ogni partita dello scorso anno) si è recuperato un Verona che porta mediamente 14.283 persone allo stadio.
Intanto, quella di Bari – come fa notare l’edizione barese de La Repubblica – rimane la prima tifoseria della B, ma se nella passata stagione il Bari chiuse con un dato di 21.413 presenze, in queste prime sei gare interne ci sono stati di media 15.467 tifosi a partita.
Va ricordato che tendenzialmente in Serie B le oscillazioni sono minori rispetto alla serie A dove alcune gare (Juve, Milan, Inter in particolare) fanno registrare il tutto esaurito raddoppiando o anche triplicando gli spettatori rispetto alla media.
Contro Trapani e Pro Vercelli al San Nicola si è recato un pubblico inferiore alla 14mila unità. Era successo sotanto una volta nei due anni della gestione Paparesta, con i 13.865 spettatori che assistettero alla gara con il Modena.
In questo avvio di campionato è già accaduto due volte su sei. Se gli abbonati hanno retto superando di poco quota 10mila, il crollo si è avuto al botteghino, dove nelle ultime gare sono stati staccati poco più di 3mila biglietti.
Un fenomeno, quello della disaffezione legata soprattutto ai risultati della squadra, che purtroppo non è solo barese ma è generalmente assai diffuso in tutta Italia, e che spesso è alla base della difficoltà delle squadre di riempire lo stadio in maniera continuativa, elemento che è alla base di una corretta pianificazione infrastrutturale e dei servizi dello stadio.