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Formula 1 Ferrari (Insidefoto.com)

La Ferrari “è sulla strada” per chiudere un altro anno da primato dopo aver archiviato il terzo trimestre 2016 con conti “record”. Il numero uno della casa di Maranello, Sergio Marchionne, presidente e ad del Cavallino, rivede al rialzo le stime per il 2016 e prospetta ai soci un dividendo migliore dei due anni precedenti. Se “le prospettive per il quarto trimestre e per il 2016 nel suo insieme sono molto buone”, Marchionne non nasconde parlando in conference call la delusione per i risultati sportivi della Rossa“L’obiettivo è tornare a essere competitivi nel 2017. Non siamo contenti dei risultati, ma andiamo avanti nella strada del recupero. Vogliamo concludere la stagione nel modo migliore possibile”.

Ma come è andata la Ferrari nel terzo trimestre 2016? I tre mesi vengono archiviati con un utile netto di 113 milioni di euro, in crescita del 20%, e ricavi netti pari a 783 milioni di euro, l’8,3% in più dell’analogo periodo 2015 (+7,9% a cambi costanti). Migliorano gli indici di redditività con un ebit (margine operativo netto) a 172 milioni, ed è in calo l’indebitamento industriale netto, sceso a 585 milioni di euro. Le consegne totali sono 1.978 auto, 29 in più (+1,5%), grazie a un incremento del 15% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), guidate dal successo della F12 tdf, dalle prime consegne della GTC4 Lusso e dal recente lancio del modello LaFerrari Aperta.

Sono numeri che, ricorda Marchionne, dimostrano “la forza del brand e dell’offerta di prodotto” e permettono di migliorare le stime del 2016: 8mila consegne incluse le supercar, ricavi netti oltre i 3 miliardi di euro, ebitda ‘adjusted’ maggiore di 850 milioni (era previsto superiore a 800 milioni), indebitamento industriale netto inferiore a 700 milioni di euro (la stima precedente era inferiore a 730 milioni). Nessuna previsione invece sui target 2017: bisognerà aspettare l’approvazione dei conti del quarto trimestre. “Voglio raggiungere 1 miliardo di ebitda (margine operativo lordo) il più in fretta possibile”, dice Marchionne durante la call.

Se dal punto di vista finanziario il Cavallino corre, sul fronte del prodotto ci sono in serbo alcune novità per il (prossimo?) futuro: il manager italocanandese spiega che nel 2019 potranno arrivare uno o più modelli ibridi di Ferrari perché “è un passo che va fatto”.

Prima dei risultati, inoltre, da Maranello era arrivato anche l’annuncio del perfezionamento dell’accordo con Fca Bank, joint venture fra Fiat Chrysler e Crédit Agricole, per attività di supporto alla vendita di vetture Ferrari in Germania, Regno Unito, Svizzera e altri Paesi europei. L’operazione avverrà per un corrispettivo di 18,6 milioni di euro e permetterà di deconsolidare una quota di debito finanziario pari a circa 400 milioni.

 

 

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