spettatori serieA dati 2016 2017 fasce orarie
(Insidefoto.com)

Quando si parla di riempimento degli stadi nelle diverse fasce orarie in cui sono programmate le partite di serie A lo scontro tra tradizionalisti (quelli del “rivogliamo tutte le partite alle 15 come ai bei tempi della tv in bianco e nero”) e innovatori si accende subito.

Nelle scorse settimane, peraltro, nel dibattito in vista della riassegnazione dei diritti tv per il triennio 2018-2021 è affiorata l’idea di una fascia protetta, ovvero niente partite in tv alle 15 della domenica.

La motivazione? Riportare più gente allo stadio.

Al di là delle legittime valutazioni di ciascuno noi di CF – calcioefinanza.it abbiamo provato ad indagare quali siano gli orari che hanno richiamato  mediamente più pubblico.

Ed il risultato è in qualche modo sorprendente.

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La fascia delle 15 domenicali come si vede nella tabella qui sopra è quella che riscuote meno successo. La media spettatori è di poco superiore a quella delle gare di mezzogiorno, ma il riempimento decisamente inferiore.

Il che rappresenta una anomalia se si considerano aspetti come la tradizione e l’abitudine a vedere calcio a quelle ore.

L’aspetto televisivo certamente non è l’unico competitor rispetto allo stadio, ma probabilmente è uno. E come sottolineato diverse volte da CF – calcioefinanza.it: trasmettere meno partite non vuol dire per forza prendere meno soldi di diritti tv.

Il fatto quindi che rispetto all’offerta le partite di mezzogiorno riscuotano più successo rispetto a quelle delle 5 deve fare riflettere: è un dato che indica chiaramente nuove abitudini da parte degli italiani.

La fascia di mezzogiorno, insieme a quella delle 6 è considerata strategica perchè permette di proporre le gare anche nei mercati asiatici. La seconda, in particolare, lo è perchè alternativa a quella della prima serata (il famoso “la gente dopo la partita può andare a cena” di Erick Thohir).

Anche in questo caso i dati mostrano un ritorno migliore in termini di spettatori.

I dati, insomma, dimostrano che se pianificati con intelligenza i cambiamenti di orario possono non solo valorizzare il prodotto calcio per il mercato internazionale, ma vanno anche incontro alle preferenze della massa silenziosa che – con numeri incontrovertibili – risponde presente andando allo stadio.

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1 COMMENTO

  1. Ovviamente, non essendoci partite di cartello la domenica alle 15 da forse un decennio, risulta inevitabile che i tassi di riempimento degli stadi in questa fascia oraria siano bassi.

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