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Neymar e Suarez esultano dopo un gol (Foto: Insidefoto.com)

Due anni di reclusione e una multa di circa 10 milioni. È la richiesta-choc della procura spagnola nei confronti del campione brasiliano Neymar, indagato per corruzione per presunti illeciti commessi al momento del suo trasferimento dal Santos al Barcellona. La stessa pena detentiva, riportano i media spagnoli, è stata chiesta nei confronti del padre di Neymar, uno per la madre, tre per il presidente del Santos, Odilio Rodrigues e ben cinque per l’ex presidente blaugrana, Sandro Rosell. Chiesta l’archiviazione per Josep Maria Bartomeu, attuale presidente del Barca, mentre sono state sollecitate delle ammende per Barcellona (8,4 milioni di euro), Santos (7 milioni), N&N (1,4 mln) e per i genitori del calciatore (10 milioni ciascuno).

L’inchiesta contro Neymar padre e figlio e contro i due club, per presunta truffa e corruzione fra privati, era stata avviata in seguito ad una denuncia del fondo di investimento brasiliano Dis, allora proprietario del 40% dei diritti del calciatore, e della federazione dei calciatori brasiliani. Il fondo ritiene di essere stato truffato poiché il Barcellona aveva mentito sull’importo complessivo del trasferimento di Neymar: fissandolo inizialmente a 17 milioni di euro, il fondo aveva incassato una percentuale di gran lunga inferiore a quella che gli spettava.

Lo scorso luglio l’accusa era stata archiviata dal giudice della Audiencia Nacional Jose’ de la Mata, secondo il quale nel mondo del calcio è “abituale” il precontratto firmato da Neymar con il Barcellona prima del suo trasferimento di tre anni fa. Un’altra corte ha pero’ contestato l’archiviazione e ordinato lo scorso settembre la ripresa del procedimento. A inizio ottobre la procura di Madrid aveva chiesto che gli indagati fossero processati e oggi sono state rese note le richieste dell’accusa.

A quanto pare da parte sua il fondo Dis ha chiesto a sua volta cinque anni di carcere per Neymar e i suoi genitori, otto per l’attuale presidente del Barcellona Bartomeu e altrettanti per il suo predecessore Rosell, oltre a un risarcimento compreso fra i 159 e i 195 milioni di euro.

Il passaggio di Neymar al Santos nei mesi scorsi è stato oggetto anche di un’indagine della FIFA che ha voluto far chiarezza sulle presunte violazioni nel trasferimento del calciatore al Barcellona nel 2013. Inoltre, sono state proprio i dubbi sul trasferimento del campione brasiliano a costare la presidenza del Barca all’ex numero uno Rosell che ha poi lasciato il posto all’attuale numero uno del club blaugrana Josè Maria Bartomeu.

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