bogarelli nuova azienda londra riforma superlega champions league
(Insidefoto.com)

Marco Bogarelli ha annunciato oggi in una intervista alla Gazzetta dello sport i suoi piani per il dopo-Infront. Da ieri infatti l’ex presidente della società che gestisce in Italia la commercializzazione dei diritti tv della Serie A è fuori dal gruppo – controllato dai cinesi di Wanda – ed ha iniziato a dedicarsi ad una nuova attività imprenditoriale.

Bogarelli ha dedotto di “lasciare con rammarico” il suo progetto ed ha motivato il suo addio spiegando che il focus principale di Wanda pare essere il cinema e non lo sport, per questo ha deciso di dedicarsi in prima persona ai propri progetti.

I nuovi progetti? La nuova società di Marco Bogarelli avrà sede a Londra e opererà nel media e nel marketing, non solo sportivo, con un focus particolare sul digitale.

Primo obiettivo: lanciare un proprio format per la nuova Champions League.

Nell’intervista alla Gazzetta dello sport, naturalmente, Bogarelli non si sbottona ma anticipa alcuni elementi cardine:

  • il supporto delle leghe, in particolare dell’Epfl che ha recentemente disdetto l’accordo quadro con l’Uefa
  • un business plan che prevede ricavi in crescita del 250% rispetto all’attuale situazione
  • la partecipazione di 6 squadre per ciascuna delle 4 leghe top (Inghilterra, Germania, Spagna e Italia) in base alla classifica dei campionati, ma con il coinvolgimento delle 25 maggiori leghe professionistiche europee
  • partite spalmate su più prime serate, dal martedi al giovedi
  • un piano da realizzare in armonia con l’Uefa, ma saranno le leghe ad organizzare la nuova competizione

Elementi interessanti che lasciano aperti numerosi interrogativi, ma il dibattito sul futuro della Champions League è aperto, e la Riforma Eca – Uefa sembra ogni giorno sempre meno certa della propria applicazione.

Ciò che è chiaro in questo momento è che verso maggio – giugno ci dovrebbe essere il nuovo bando per i diritti tv del triennio 2018-2021, ma la situazione attuale potrebbe portare a qualche rinvio.

PrecedenteMoratti chiude le porte: “Non torno all’Inter, per vincere serve tempo”
SuccessivoVendere i giovani all’estero: per Spagna e Francia un valore, per l’Italia un tabù