Stipendi Bayern Monaco 2016-2017 – Il Bayern Monaco ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2016 con un bilancio da record. L’intero gruppo (compresa la società che controlla l’Allianz Arena) ha visto i propri ricavi (comprese le plusvalenze da cessione di calciatori) passare da 523,7 milioni alla cifra record di 628,8 milioni, mentre i ricavi caratteristici del solo club si sono attestati a 552,9 milioni rispetto ai 436 milioni del 2014/15.
La crescita dei ricavi (+20% anno su anno a livello di gruppo) è stata fondamentale per consentire al Bayern Monaco di chiudere l’esercizio in utile (33 milioni) per il 24° anno consecutivo, portando il club a distribuire un dividendo di 12 milioni (di cui 7,5 milioni destinati all’associazione FC Bayern München eV, cui fa capo il 75% del club).
Ma la crescita dei ricavi non è l’unica leva a disposizione di Karl-Heinz Rummenigge e degli altri manager del Bayer. In questi anni, infatti il club bavarese si è distinto per una sapiente gestione della rosa e dei relativi costi.
Generare plusvalenze senza perdere qualità
Il maggior beneficio derivante dalla gestione del “ciclo di vita” della rosa bavarese si nota dal fatto che il Bayern, come solito nelle ultime 4 stagioni, è protagonista in Bundesliga (seppur in testa ci sia la sorpresa Lipsia) e in Europa (1 vittoria e 3 semifinali negli ultimi 4 anni, già agli ottavi nel 2016/17).
Nelle ultime stagioni il club è infatti riuscito a rendere disponibile ai propri allenatori (prima Pep Guardiola e oggi Carlo Ancelotti) una rosa estremamente competitiva facendo sempre attenzione all’equilibrio nei conti: tanto che dal 2011/12 al 2015/16 la somma tra costo del personale e ammortamenti non ha mai superato, in termini di incidenza sui ricavi caratteristici del club, il 65% (nel 2015/16 questo rapporto è stato del 60%).
Per raggiungere questo obiettivo il club non ha esitato a “sacrificare” sul mercato giocatori di spessore ma ritenuti a “fine ciclo” o non funzionali al progetto tecnico: nelle ultime tre stagioni (relative ai bilanci 2013/14, 2014/15 e 2015/16) questo tipo di decisione ha permesso al club di cumulare ben € 125,7 milioni di plusvalenze (Shaqiri, Schweinsteiger, Mandzukic, Kroos).
La finestra di mercato estiva che ha aperto la stagione in corso inoltre ha visto la discussa cessione di Mario Götze agli storici rivali del Borussia Dortmund. Per il club di Beckenbauer e Rummenigge il giocatore non è mai stato un top su cui puntare e non avendo mai del tutto convinto con le sue prestazioni si è deciso di rafforzare un’agguerrita rivale pur di non farsi carico dell’ammortamento del prezzo di acquisto e del pesante stipendio (circa 12 milioni lordi come riportato da varie fonti), per un risparmio stimato intorno ai 22 milioni, oltre ai 26 milioni ricevuti come prezzo del cartellino.
In questo modo il Bayern ha liberato Carlo Ancelotti dall’incombenza di trovare una sistemazione al giocatore, dandogli “spazio di manovra” per acquistare altri due calciatori di valore come Renato Sanches (35 milioni + bonus, contratto quinquennale) e Mats Hummels (35 milioni, contratto quinquennale).
Stipendi Bayern Monaco 2016-2017
Gestendo il “ciclo di vita” della rosa, il Bayern punta ovviamente anche ad un “efficientamento” della struttura dei costi, con risparmi o al limite una crescita graduale, controllata e ponderata degli ammortamenti e degli stipendi. Nella filosofia manageriale del Bayern si accetta che gli investimenti sulla rosa possano portare a aumenti delle voci di costo (ammortamenti e stipendi), ma quantomeno a fronte di un ROI positivo dal punto di vista economico-finanziario e tecnico.
In quest’ottica, contabilmente si può prevedere che il costo relativo al personale (stipendi + ammortamenti) possa attestarsi attorno ai 300 milioni (287,9 milioni nel 2014/15 e 330,2 milioni nel 2015/16).
Così facendo il Bayern ha dunque margini di manovra per attirare nuovi campioni con stipendi importanti ma non fuori mercato o accontentare le stelle già presenti in rosa, senza perdere di vista la possibilità di “sacrifici” futuri in grado di generare ulteriori risparmi: nel 2017 vanno infatti a scadenza giocatori del calibro di Robben, Xabi Alonso e Ribéry, il cui futuro sembra lontano dall’Allianz Arena (risparmio cumulato stimato pari a 48,2 milioni).
L’uscita di questi giocatori può quindi finanziare l’acquisto di giovani futuri campioni, come successo per Renato Sanches e Coman, per garantire al Bayern il proseguimento del circolo virtuoso o il mantenimento in rosa dei campioni più appetibili, ma ritenuti ancora fondamentali per la causa.
Stipendi Bayern Monaco 2016-2017, il caso Lewandowski
Emblematico è il caso di Lewandowski (17,5 milioni lordi/anno di stipendio stimato, scadenza 2019), oggetto di una corte serrata da parte del Real Madrid.
Grazie alla propria solidità finanziaria e alle prospettive di successo che il Bayern dà ai propri tesserati, il potere contrattuale di giocatori e procuratori è contenuto: il club è nella posizione di poter decidere se realizzare una forte plusvalenza (visto il suo ingaggio a parametro zero) o sopportare questo mancato incasso e mantenere in rosa, rinnovando, uno dei migliori attaccanti del panorama europeo nel pieno della maturità.
Per convincere un giocatore a rimanere o ad arrivare la società può quindi far leva su un stipendio non folle ma in linea con altri top club (nel caso di Lewandowski secondo varie fonti l’offerta del suo attuale club sarebbe leggermente inferiore ai 25 milioni lordi proposti dalla Casa Blanca, ma soprattutto sull’opportunità di far parte di un gruppo affiatato guidato da un allenatore plurititolato che praticamente garantisce di alzare trofei con maggiore continuità e probabilità rispetto a PSG, Manchester City o lo stesso Real, che vengono identificate come società che fanno mercato principalmente strapagando giocatori.
La strada intrapresa del Bayern e la capacità progettuale del club mostrano quindi come la gestione di una società non si riduca solo all’aumento dei ricavi: una profonda competenza nella gestione della rosa intesa come capacità tecniche, e relativi costi e scadenze contrattuali, nel calcio moderno diventa fondamentale per massimizzare le prestazioni in campo nel tempo, senza perdere di competitività.