“Questo derby un banco di prova per arrivare a togliere le barriere all’Olimpico? Potrebbe essere un segnale per la Prefettura e per tutti gli organismi tecnici che devono valutare”. A dirlo è il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, parlando delle barriere che separano le curve dello stadio Olimpico di Roma, oggetto di contestazione da parte dei tifosi di Roma e Lazio da più di un anno. “Le barriere? Su questo il prefetto farà tutte le valutazioni tecniche ma noi dobbiamo salvaguardare la vita e la salute delle persone. Sulla sicurezza non si transige, non ci può essere alcun tipo di transazione”, chiarisce il ministro.
Per come la vede il titolare del Viminale, a pochi giorni dal derby che si giocherà domenica alla 15, “bisogna essere leali reciprocamente e sapere che se non ci sono piene condizioni di sicurezza non si può modificare nulla. Poi sarò io il primo e il più felice a dire ‘evviva togliamo le barriere’ quando tutte le valutazioni tecniche mi diranno che si potrà fare senza correre rischi”.
Alfano spiega che prima di togliere le barriere dalle curve vuole, diciamo così, rassicurazioni dalla tifoseria di entrambe le squadre: “Facciamo conto che domani le togliamo e il giorno dopo succede un incidente – ipotizza il ministro – che si fa, ricominciamo da capo? No, prima sinceriamoci tutti che si è capita l’aria che tira e che non c’è più rischio. Ci vuole una grande collaborazione da parte di tutte le tifoserie”.
Calcio e Finanza ha calcolato in 5,5 milioni di euro l’impatto dello sciopero del tifo sui conti di Roma e Lazio, solo nella prima stagione di protesta. L’assenza dei tifosi dagli spalti è continuata anche quest’anno e l’impatto, se la protesta dovesse proseguire fino a maggio, potrà essere maggiore al 30 giugno 2017. A fare da mediatore tra il governo e tifosi è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che poco più di un mese fa ha chiesto di “dare fiducia” ai tifosi romani e abbattere le invise barriere in curva: “Mi risulta che siamo abbastanza vicini a trovare la soluzione”, aveva detto. Oggi arriva la timida apertura del ministro dell’Interno, forte anche della diminuzione degli episodi di violenza negli stadi italiani nei primi mesi della stagione 2016-2017.