“Spero che nessuno arrivi a pagare una cifra del genere, perché vuol dire che me lo tengo stretto”. Urbano Cairo spiega così il rinnovo fino al 2021 del contratto di Andrea Belotti, con clausola rescissoria per l’estero fissata a 100 milioni di euro.
“Una clausola speciale, ad un valore molto importante, per metterla in modo tale che, se lo vogliono, devono strapagarlo“, sottolinea il presidente del Torino in un video postato sul sito internet del club granata. L’operazione Belotti conferma la politica societaria degli ultimi anni.
Significa, in altre parole, che chi vorrà Andrea Belotti dovrà sborsare solo 10 milioni in meno rispetto a quelli che servono per Mauro Icardi, dell’Inter.
La scelta del Torino su Belotti è chiara e spiegata proprio da Cairo. La clausola rescissione significa, in altre parole, riservarsi il diritto di trattativa in caso di cessione di un giocatore che difficilmente potrà valere così tanto.
L’esperienza Gonzalo Higuain e soprattutto quella di Miralem Pjanic, con i due club di fatto tagliati fuori da qualsiasi possibilità di trattativa con i propri giocatori, evidentemente qualcosa hanno insegnato.
Andrea Belotti viene oggi valutato 15 milioni di euro da Transfermarkt.it. Ma come noto il benchmark del club è sempre contenuto rispetto a molti valori.
Lo stesso Pogba pagato 105 dal Manchester United viene sottoprezzato di un 20% circa, a 80 milioni di euro totali.
Il rating CIES, invece, parla per lui di 30,4 milioni. In questo caso il dato è desunto dal valore delle sue prestazioni parametrato su quello dei pariruolo.
Vi è poi un altro aspetto molto importante nella valutazione del CIES, ed è il fattore esperienza. All’età di quasi 23 anni Belotti ha collezionato 135 presenze totali a fronte di una media dei pari ruolo nei 5 maggiori campionati di 95 totali, una differenza significativa. Alla base del metodo CIES sta il concetto che le presenze accumulate in giovane età rappresentano il bagaglio sul quale costruire poi il valore nel lungo periodo.
“La mission del Toro – sottolinea Cairo – è quella di cercare di andare oltre i propri limiti. Abbiamo fatto buonissimi anni con il ciclo di Giampiero Ventura, facendo bene in campionato e in Europa, lanciando giovani e creando giocatori per la Nazionale, da Darmian a Immobile, il giovane Barreca che probabilmente verrà convocato piuttosto che Belotti, gli Zappacosta, i Baselli. L’obiettivo è quello di continuare a sfornare giocatori di questa qualità“.