Bilancio Formula 1 – Si fa sempre più concreta la possibilità di un ingresso delle case automobilistiche, a cominciare da Ferrari e Mercedes, nella società che gestisce il circus della Formula 1 accanto al nuovo azionista di controllo: il gruppo Liberty Media di John Malone. Un’opportunità di investimento che i club starebbero valutando anche alla luce dei numeri di bilancio Formula 1, che negli ultimi tre esercizi ha registrato ricavi stabili attorno a 1,7 miliardi di dollari e una gestione operativa in utile (317 milioni di dollari nel 2015) al netto dei premi pagati ai team (903,8 milioni di dollari nel 2015).
Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il cambio di proprietà non porterà solo a una modifica dei regolamenti per rendere il campionato più spettacolare e con meno norme da azzeccagarbugli, ma anche un coinvolgimento diretto dei team più famosi nel capitale della società che gestirà il circus (che si chiamerà Formula Uno).
Bilancio Formula 1, nuove regole e team nel capitale
Ma come sarà la nuova Formula 1 targata Liberty? Secondo quanto riferito da Milano Finanza è molto probabile che il nuovo mondiale adotterà norme più semplici per favorire lo spettacolo che in molti Gran Premi sta scemando in nome di regole bizantine che sono difficili da capire per il grande pubblico.
«Sicuramente l’approccio di Malone e di Liberty sarà più americano in senso di guardare di più allo show ma questo non significa che verrà meno il contenuto tecnico del Mondiale che è il vero marchio di fabbrica di questa competizione. Ed è per questo che si sta allargando a nuovi Paesi in tutto il pianeta», ha spiegato a Milano Finanza un top manager del circus che ha voluto mantenere l’anonimato.
Ma le modifiche non saranno l’unica novità dei prossimi mondiali. Qualcosa di importante sarà cambiato anche nella stanza dei bottoni del circus. «Alcuni team hanno espresso un interesse nell’investire» nell’operazione, ha spiegato qualche settimana fa Chase Carey, l’uomo designato a diventare il nuovo presidente della Formula 1. Mentre il ceo di Liberty Media Greg Maffei è stato ancora più preciso.
«Noi abbiamo incontrato i team e abbiamo aspettative che le squadre diventeranno proprietarie nella società Formula One. I team che abbiamo incontrato attendono con ansia quello che Liberty può fare per questo sport», ha concluso Maffei.
Bilancio Formula 1, i numeri del circus
Ma quali saranno i team ad entrare nel capitale della Formula 1?Per ora siamo ancora alle indiscrezioni, ma è evidente che se l’operazione pensata da Liberty Media dovesse concretizzarsi, è impensabile che nell’azionariato della società non siano presenti Ferrari, Red Bull, Mercedes e McLaren.
D’altronde che a Maranello stiano valutando approfonditamente l’ipotesi di investire non è soltanto un’indiscrezione di mercato ma è stato anche riportato a fine novembre da Equita in un suo report. Uno studio in cui il broker milanese ha affermato di ritenere «molto probabile» l’ingresso della Rossa nell’azionariato di Liberty Media.
Certamente l’ipotesi che qualche team potrebbe diventare azionista dell’azienda che gestisce mentre altri potrebbero decidere di non investire aprirebbe scenari dietrologici non da poco in altri sport (ci si figuri se dovesse succedere una cosa del genere nel calcio di Serie A).
Ma il campionato mondiale di Formula 1 (come dimostrano i numeri del bilancio Formula 1) è prima di tutto un business che è anche molto redditizio. Senza considerare che è anche la disciplina spprtiva che sicuramente ha le maggiori implicazioni economiche sul settore mass-market che le sta alla base.