La telenovela legata al futuro societario del Pisa continua con l’ennesimo colpo di scena. Prova ne e’ il comunicato emesso dalla Magico Srl, societa’ cui fa capo la famiglia Corrado che nei giorni scorsi aveva formulato una proposta d’acquisto per rilevare le quote di maggioranza del club toscano: “Carrara Holding dovra’ assumersi le proprie responsabilita’ nei confronti delle istituzioni, dei tesserati, dei tifosi e dei cittadini di Pisa per non aver accettato una qualificata proposta di acquisto, certificata dalla Lega B e corredata da un versamento di 700mila euro alla Lega”.
Una proposta che sembrava essere stata accettata dalla societa’ di proprieta’ della famiglia Petroni che detiene il 100% del Pisa ma nelle scorse ore e’ mancato il dialogo fra le parti per definire la trattativa.
Dopo l’approvazione del bilancio avvenuta due giorni fa, e’ saltato infatti l’incontro decisivo fra Lorenzo Petroni, amministratore unico attuale del Pisa e la famiglia Corrado.
Eppure con una nota diffusa nella mattina di oggi lo stesso Petroni annunciava di avere “convocato per domani alle 12 l’assemblea della societa’ per la nomina di un nuovo amministratore espresso da Magico srl in sostituzione del sottoscritto”.
“Prendiamo atto dell’ennesimo comunicato di Carrara Holding, finalizzato a confondere la realta’ dei fatti e del comunicato della Lega B, con il quale il presidente Andrea Abodi, a riprova di grande impegno e professionalita’, tenta ancora una volta di porre rimedio ai ripensamenti e ai gravi ritardi del venditore”, si legge ancora nel comunicato emesso dalla Magico srl.
“Carrara Holding ha continuato ad avanzare, ogni giorno, nuove richieste e nuove condizioni, in gran parte accettate dalla parte acquirente. Ma nonostante gli sforzi e le continue concessioni della parte acquirente, Carrara Holding, attraverso l’invio di un bozza contrattuale completamente stravolta, in totale contrapposizione alla proposta irrevocabile consegnata ed accettata e agli accordi seguenti, ha rifiutato di ancorare una parte del prezzo alla certificazione, obbligatoria per la Lega B, del bilancio consuntivo e previsionale, di risolvere il contratto di lavoro con parte del management attuale, di garantire contrattualmente l’attendibilita’ dei documenti depositati in data room, di confermare le garanzie patrimoniali in precedenza riconosciute e di provvedere ad ottenere dai tesserati una liberatoria per impegni assunti dalla societa’ e non previsti dal contratto”.
Insomma la famiglia Corrado sembra voler desistere dalla sua volonta’ di acquisto del Pisa viste le molte condizioni poste dalla Carrara Holding.
Sulla vicenda e’ intervenuto ieri, sempre tramite comunicato, anche il presidente della Lega di B, Abodi. “Il richiamo forte da parte della Lega verso la Carrara Holding è di ripristinare un immediato confronto con la parte offerente che, partendo proprio dall’offerta vincolante di acquisto, porti a un’intesa definitiva”.
Nel pomeriggio, inoltre, è intervenuto sulla vicenda il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, che ha messo la parola fine all’affare: “La trattativa per l’acquisto del Pisa è fallita, non ci sono più i margini per completare l’operazione – le sue parole in una comunicazione in apertura della seduta di oggi del consiglio comunale -. Ora non ci sono più i tempi per fare questa operazione”. “Ho espresso a tutti il mio rammarico – ha concluso Filippeschi – la mia sorpresa, il mio stupore. Ora incombe sulla società un futuro molto difficile. Se domani non saranno pagati gli stipendi dei tesserati o nei prossimi giorni risanato il bilancio approvato con quasi 1,8 milioni di perdite, il revisore unico del club promuoverà azioni conseguenti e c’è il rischio dei libri in tribunale. Però queste difficoltà potrebbero non interrompere la stagione sportiva, come è accaduto anche in altre circostanze. Stiamo anche valutando la possibilità come Comune, visto che siamo in regime di convenzione dello stadio scaduta, di mettere in campo azioni per tutelare le nostre posizioni”.