Sami Khedira, Gonzalo Higuain e Paulo Dybala festeggiano una vittoria della Juventus (Insidefoto)
Sami Khedira, Gonzalo Higuain e Paulo Dybala festeggiano una vittoria della Juventus (Insidefoto)

Budget Juventus calciomercato gennaio – La Juventus ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2016 con il secondo utile consecutivo (oltre 4 milioni di Euro) e si avvia a centrare il prestigioso traguardo del terzo segno positivo nella riga finale del proprio conto economico.

La società ha deciso di investire forte nella sessione estiva, continuando quel percorso di rafforzamento iniziato con l’avvento di Andrea Agnelli alla presidenza, e ha cercato di colmare il gap che separa il club dai giganti europei (Real Madrid, Barcelona e Bayern Monaco su tutti).

Bilancio Juventus 2016
Bilancio Juventus 2015/2016

Sono arrivati campioni del calibro di Higuain e Pjanic, giovani di qualità come Pjaca, veterani come Dani Alves e calciatori con grande voglia di rilanciarsi come Benatia. È tornato (in prestito triennale) anche Juan Cuadrado, ma gli addii di Pogba (con il suo storico trasferimento da oltre 100 milioni) e Morata (sulla cui testa “pendeva” il famoso diritto di recompra) hanno tolto quella freschezza che ha contraddistinto la Juventus della passata stagione.

Budget Juventus calciomercato gennaio
Bilancio Juventus 2016/2017 – L’impatto del calciomercato

Dal punto di vista dei più immediati impatti sul bilancio (solo come input di conto economico), si nota in prima battuta un miglioramento dei conti: comparando costi della rosa (stipendi e ammortamenti), plus/minusvalenze e gestione dei prestiti, l’effetto del faraonico calciomercato di Marotta & co. è positivo per 9,7 milioni.

In sostanza se l’anno scorso la Juventus ha chiuso con 4 milioni di utile, in questo esercizio (lasciando inalterate le altre poste di bilancio) l’utile netto salirebbe sfiorerebbe i 14 milioni di Euro.

Budget Juventus calciomercato gennaio
Bilancio Juventus 2016/2017 – L’impatto del calciomercato estivo sui conti

Tuttavia restano da fare due precisazioni:

  1. i maggiori costi legati alla campagna estiva di trasferimenti sono ricorrenti (stipendi e ammortamenti) mentre i ricavi (principalmente plusvalenze) sono una tantum e generati da movimenti straordinari. È irreale pensare che anche nel prossimo esercizio la Juventus benefici di una plusvalenza da oltre 70 milioni di Euro. Operazioni “minori” possono garantire circa 15/20 milioni annui di plusvalenze, ma “arrivare a vendere un Pogba” all’anno significherebbe sacrificare sempre il miglior giocatore (es. Dybala) per poter fare mercato.
Budget Juventus calciomercato gennaio
Bilancio Juventus 2016/2017 – L’impatto del calciomercato estivo sui conti
  1. Sul fronte dei ricavi invece la Juventus ha diverse armi a propria disposizione per alzare ancora l’asticella del fatturato. Innanzitutto rispetto all’anno scorso i ricavi da stadio sono maggiori di 2,5 milioni di Euro in virtù di una campagna abbonamenti con più tessere vendute. Un’altra voce da tenere sotto controllo è quella legata ai ricavi da vendite di prodotti e licenze: la Juventus, che ha scientemente deciso di gestire autonomamente il mercandising, punta forte su questo tipo di soluzione per aumentare gli introiti della gestione extra-caratteristica.
Budget Juventus calciomercato gennaio
Bilancio Juventus 2016/2017 – Quanto può valere la Champions League sui ricavi

Infine, ed ecco la cosa più importante per i tifosi, c’è la “leva” Champions League: la squadra allestita in estate è sicuramente competitiva e l’obiettivo è quello di migliorare il risultato della passata stagione. Il sorteggio con il Porto pone inoltre i bianconeri in una posizione di leggero vantaggio, anche rispetto alle quote dei bookmakers. Ricavi maggiori dello scorso anno possono dunque essere generati da questa competizione: a dire il vero rispetto al 2015/2016 i bianconeri hanno già incassato 1,5 milioni in più (l’anno scorso furono circa 84 tra diritti TV e stadio in Europa) per i migliori risultati ottenuti durante la fase a gironi.

Se dovesse arrivare il passaggio del turno con il Porto la Juventus metterebbe a bilancio altri 8,8 milioni di Euro incrementali rispetto a 12 mesi fa (quasi 20 in caso di successiva qualificazione alla semifinale). Resta da capire quale sarà il cammino europeo del Napoli. Una quota di questi ricavi (circa 55 milioni di market-pool da suddividere) è legata al numero di partite giocate nella competizione: al momento la stima è effettuata tenendo conto del medesimo percorso da parte delle due squadre italiane, ma l’esatta dimensione di questo dato sarà possibile valutarla solo a posteriori in quanto fortemente collegata all’andamento reciproco delle due squadre.

Tenendo ferme le varie leve in mano alla dirigenza e stimando i possibili movimenti su quanto “già avvenuto”, la Juventus ha ancora un margine di 17-18 milioni di Euro di “cuscinetto” prima di registrare una perdita a bilancio. Considerando che l’obiettivo più accreditato, Witsel, arriverebbe per una cifra attorno ai 6 milioni di Euro con un contratto quinquennale da 4 milioni a stagione (quindi circa 4,6 milioni di Euro di input a conto economico), i bianconeri (al netto di cessioni o di passaggi del turno) hanno ancora un discreto margine di manovra in entrata.

Tuttavia occorre segnalare che nei prossimi esercizi la società dovrà però stabilizzare i ricavi (sponsorizzazioni, qualificazione fissa alle semifinali di Champions in stile Real Madrid o Bayern Monaco etc.) ad una soglia più alta per compensare l’assenza della maxi-plusvalenza Pogba.

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Born in 1990. 1/2 Italian, 1/2 Indian. Football and cricket lover with a Master's Degree in Business Administration. "Some people think football is a matter of life and death. I assure you, it's much more serious than that". -Bill Shankly

3 COMMENTI

  1. Francamente non capisco questo suo astio nei nostri confronti, ma provo comunque a rispondere alle questioni da lei sollevate.

    1) Del fatto che quella su Pogba fosse una TPO mascherata ne abbiamo dato conto in più occasioni, tra cui lo scorso 11 agosto (https://test.calcioefinanza.it/2016/08/11/pogba-commissioni-raiola-tpo-mascherata/), e nell’analisi di Alberto Medici viene riportata esattamente l’ammontare della plusvalenza (al netto della “tassa Raiola”) su Pogba iscritta nel bilancio della Juventus (72,6 milioni a fronte dei 105 milioni pagati dal Manchester United);

    2) Il provento netto di 10,3 milioni relativo al conferimento della Continassa al fondo J Village è relativo al bilancio 2015/16 della Juventus e nell’analisi di Alberto Medici relativa al mercato di gennaio 2017 (che rientra nell’esercizio 2016/2017) non è stato scritto che questo sia un provento ricorrente. Nel suo articolo Medici ha ipotizzato esplicitamente quale potrebbe essere l’impatto del mercato di gennaio “lasciando inalterate le altre poste di bilancio”;

    Infine, noto che ancora una volta, invece di metterci la faccia, si nasconde dietro ad uno pseudonimo.

    saluti,

    Andrea Di Biase

  2. Caro signor Pi Effe (purtroppo non conoscendo la sua identità non posso chiamarla per nome),
    noto con estremo dispiacere che non è la prima volta che commenta un mio articolo con un tono ostile e non costruttivo. Le critiche fanno bene (soprattutto a chi come noi si interfaccia con il pubblico) ma vanno argomentate in maniera seria, fondata e soprattutto informata.

    Come specificato meglio da Andrea Di Biase in precedenza, entrambi gli appunti mossi a questo pezzo sono del tutto infondati e, converrà con me, una lettura più attenta sia del mio articolo sia della nota integrativa del bilancio al 30 giugno 2016 della Società Juventus avrebbe potuto chiarire da subito ogni suo dubbio senza dover portare la questione sul “lato personale”.

    Inoltre ritengo che non sia la differenza tra gol segnati e gol subiti a determinare quanto forte sia una difesa, ma siano invece altre statistiche come le occasioni concesse agli avversari, le parate effettuate dal portiere, il possesso palla o il baricentro medio della squadra. Senza contare altri fattori non quantificabili come l’attitudine dei giocatori a determinati movimenti, la capacità di collaborare tra i reparti, l’armoniosità con cui si muove una linea difensiva, le caratteristiche dei singoli difensori e anche centrocampisti etc., ma mai e poi mai il modulo.

    Concludo dicendo che io (così come i miei colleghi di CF) sono da sempre aperto a qualsiasi tavolo di lavoro e di discussione con lei e con chiunque voglia interagire con noi, però deve anche “metterci la faccia” e non nascondersi dietro un puerile profilo “ombra”. Le critiche creano opportunità di crescita se provengono da uno studio approfondito e costituiscono patrimonio di conoscenze extra anche per i soggetti coinvolti in modo passivo. Tuttavia mi duole sottolineare come i suoi commenti poco abbiano di realmente fondato e costruttivo, ma siano più una critica forzata con sfaccettature volutamente personali.

    In sostanza, il valore aggiunto alle mie conoscenze che mi porto a casa da questa risposta è pari a zero. Avrei preferito una critica “tecnica” alle metodologie di calcolo oppure alle ipotesi fatte, di certo avremmo arricchito entrambi il nostro modo di vedere le cose.

    Saluti,
    Alberto Medici

  3. Come vede i suoi commenti non sono stati assolutamente censurati.

    La avviso però che è l’ultima volta che pubblichiamo un suo commento o una sua replica senza la sua firma.

    Lei ha tutto il diritto di criticare ma ABBIA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA invece di nascondersi dietro uno pseudonimo.

    Le dico di più. Se avesse voglia di tematizzare in un articolo tutte queste sue riflessioni sulla gestione della Juventus saremmo disponibili a darle spazio sul sito. Sempre a condizione che si firmi con il suo nome e il suo cognome.

    cordiali saluti,

    Andrea Di Biase

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