Il 2017 è arrivato e Maurizio Zamparini non vede l’ora di poter finalmente cedere il Palermo. In una lunga intervista a Repubblica nell’edizione locale del capoluogo siciliano il presidente conferma di essere ormai al capolinea e anzi ammette: “Speravo che quelli appena trascorsi fossero gli ultimi sei mesi di presidenza. Il mio auspicio era di riuscire a chiudere prima della fine dell’anno, non si sono riuscito ma questo sarà sicuramente il mio ultimo anno da presidente“.

Cosa dice a chi pensa che lei voglia retrocedere per prendere il paracadute? “La risorsa del paracadute non si può paragonare alla serie A. Programmare di prendere 25 milioni dal paracadute e perderne oltre 35 dalla tv sarebbe da pazzi. Se volevo andare in B tenevo de Zerbi. Ho preso Corini per non retrocedere“.

Una spiegazione che del resto riflette i conti che a fine stagione scorsa anche CF – calcioefinanza.it aveva fatto analizzando le perdite che comporta la retrocessione.

Proseguono quindi le trattative e Zamparini annuncia: “Entro gennaio andrò in Cina perchè la trattativa con i cinesi è quella che sta andando avanti con maggiore determinazione, ma esiste un interesse pure negli Stati Uniti arrivato tramite la banca d’affari alla quale abbiamo dato mandato di trovare un compratore”.

“La vendita del Palermo si farà sicuramente. Io però sto facendo un budget da serie A e uno da B. Un imprenditore deve pensare a tutto”.

I motivi dei ritardi? “Basta vedere la vicenda del Milan per capire che si tratta di questioni fisiologiche. Se poi però si chiude come sta chiudendo il Milan ben vengano i rinvii e i ritardi se poi arrivano i soldi”.

Ma chi sono i cinesi del Palermo? “Gente che vuol fare lo stadio, il centro sportivo e investire nella squadra. Voglio lasciare la squadra o rimanere solo nei primi mesi per dare una mano a chi potrà portare la squadra in Champions”.

Nel frattempo però c’è una serie B da evitare. “Se famiglie come Moratti o Berlusconi sono costrette a lasciare significa che un certo percorso è stato completato e per andare avanti servono i capitali esteri”.

Ma Zamparini è sempre Zamparini e la chiusura non poteva essere diversa: “Adesso c’è Corini che ha tanta voglia di fare, non siamo inferiori agli altri, abbiamo solo avuto allenatori più scarsi. Corini deve dimostrare con i fatti di essere migliore degli altri, abbiamo avuto una riunione di mercato ma dobbiamo migliorare nel gioco, siamo la squadra che gioca peggio, i peggiori come prestazioni, non come organico”.

I tecnici? “Ballardini, impossibile avere feeling con lui, è bravo ma ha un caratteraccio. De Zerbi: se rimane così non sarà nessuno. Schelotto: è il vero rimpianto, sarebbe rimasto a lungo”.

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