Mercoledì 11 gennaio il Comitato di pianificazione Hammersmith & Fulham discuterà la domanda di ricostruzione di Stamford Bridge presentata dal Chelsea FC.
In caso di approvazione il progetto sarà poi presentato al sindaco di Londra Sadiq Khan.
Il Chelsea in realtà sperava di iniziare nel mese di ottobre 2016, o almeno queste erano le tempistiche immaginate all’atto della prima domanda di costruzione verso fine 2015.
Alla fine il nuovo impianto da 60 mila spettatori, che dovrebbe costare mezzo miliardo di sterline, potrà aprire i battenti nel 2021.

Rispetto al progetto iniziale sono state necessarie modifiche di miglioria ambientale oltre che all’architettura.
I punti chiave dell’operazione sono l’aumento della capacità dell’impianto da 42 a 60 mila spettatori a cui viene connessa tutta una serie di documenti di pianificazione locale visto che la presenza dello stadio deve essere compatibile con lo sviluppo dell’area circostante.
In particolare la costruzione richiederà l’abbattimento di alcuni edifici vicini: 38 abitazioni per 4 mila mq. Gli investitori a quel punto saranno naturalmente chiamati a contribuire finanziariamente per compensare le case demolite.
Durante la riqualificazione i lavori dello stadio garantiranno 800 posti di lavoro a tempo pieno oltre ad altri mille posti di lavoro nel cantiere. Vi è poi una attesa di altri 120 posti una volta che lo stadio sarà aperto.
Tra gli elementi a supporto del progetto saranno portate anche le opinioni della comunità locale che per il 70% è dichiaratamente a favore del piano.
I lavori a questo punto potrebbero iniziare dopo la stagione 2016/2017 dando comunque la possiblità al Chelsea di giocare le proprie partite in casa per tutto il 2017/2018.
A metà 2018 dovrebbe esserci invece la migrazione a Wembley con un avvicendamento con il Tottenham che a quel punto dovrebbe invece far ritorno a White Hart Lane.