La domanda, guardando la classifica, sorge spontanea: per la Serie A attuale, 20 squadre sono troppe? Quel “buco” di 11 punti tra l’Empoli quartultimo e il Crotone terzultimo apre a parecchie riflessioni.
Intanto un po’ di numeri, perché calabresi, Palermo e Pescara rischiano di entrare nella storia dal lato sbagliato. Il record assoluto per il minor numero di punti ottenuti in un campionato a 20 squadre è del Treviso 2005/06, con 21 punti: insieme possiamo anche considerare Venezia 1949/50 (16 punti con 2 punti a vittoria, sarebbero stati 21 considerando i 3 punti) e il Legnano 1951/52 (17 con i 2 punti a vittoria, sempre 21 con i 3), anche se forse andiamo troppo indietro nel tempo.
Considerando il percorso fino ad oggi, tutte e tre le ultime in classifica finirebbero sotto la fatidica quota 21: in proiezione, i 10 punti del Palermo dopo 21 giornate sarebbero 18 a fine campionato, i 10 (in 20 partite) del Crotone sarebbero 19 e i 9 (in 20 giornate) del Pescara sarebbero addirittura 17. In fondo, la somma dei punti delle ultime 3 non è mai stata così bassa a questo punto del campionato da quando la Serie A è tornata ad avere 20 squadre, nemmeno considerando l’ipotesi (azzardata) che Crotone e Pescara battano Juve e Fiorentina nel recupero delle giornate “mancanti”: nella migliore ipotesi sommerebbero 35 punti in 3, nella peggiore 29, dal 2004/05 non si era comunque mai andati sotto i 43.

Poi c’è la questione “quota salvezza”. Secondo la proiezione attuale, abbiamo detto, nessuna tra Crotone, Palermo e Pescara farebbe più di 19 punti, permettendo a chiunque altra di potersi salvare con solo 20 punti: quota che tutte hanno già superato, visto che l’Empli ne ha ottenuti 21. Il minor numero di punti necessario per salvarsi, finora, è stato di 31, nella stagione 2005/06 (con la classifica poi cambiata da Calciopoli, ma tant’è): una differenza non da poco.
Il campo, in sostanza, sta parlando. E il livello non eccelso di chi lotta per non retrocedere non è nemmeno una cosa nuova: al netto dei problemi del Parma del 2014/15 (che comunque finì con 26 punti, 19 per la classifica ufficiale dopo le penalizzazioni), già l’anno scorso avevamo avuto l’esempio di Verona e Frosinone, con il Carpi comunque matematicamente retrocesso solo a 90′ dalla fine del campionato.
Numeri che sembrano portare ad una conclusione evidente: 20 squadre, per la nostra Serie A, sono davvero troppe. Difficile dire se cambiare il format del campionato sia la risposta al problema del livello tecnico in continuo calo, qualcuno però dovrebbe farsi qualche domanda.
Sono troppe. Bisogna tornare a 18 squadre,ne guadagnerebbe lo spettacolo perché giocando ogni 3 giorni si è più soggetti a infortuni avendo anche meno di recuperare e allenarsi.