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(Foto: Insidefoto.com)

Niente «colpi di scena» nella trattativa con Sino Europe per la cessione del Milan. Ad ammetterlo è stato Paolo Berlusconi, fratello di Silvio nonché vicepresidente del club rossonero.

«Colpi di scena non sono ovviamente previsti – le parole di Paolo Berlusconi, a margine della consegna a Silvio del premio “Gianni Brera 2016 – Sportivo dell’anno” -. Non credo ci siano degli investitori che, dopo aver investito 200 milioni, ci dicano “Scusi ho sbagliato”. C’è qualcuno che potrebbe anche augurarselo in quanto la proprietà del Milan oggi, dopo la rivalutazione e la scoperta di nuovi giovani, possa essere ancora più interessante per un nuovo acquirente. Però, ripeto, non ho mai visto un investitore così poco avveduto che metta 200 milioni e poi non concludere, avendo un oggetto che assolutamente vale».

«Siamo in assoluta tranquillità – ha aggiunto a SkySport24 -, il closing è fissato per il 3 marzo e sono stati versati 200 milioni: non credo vi sia alcun dubbio. Li ho visti molto tranquilli, nessuna nube all’orizzonte». Secondo il vice presidente rossonero, sarebbe anche giusto rinforzare la squadra dopo il buon avvio di stagione «ma non è più nelle facoltà della proprietà del Milan in quanto ormai le trattative sono state concluse e tutto quello che riguarda il Milan dal punto di vista economico è nella assoluta sfera di decisione dei futuri proprietari. Comunque – ha notato – il Milan anche grazie alla rinnovata vena ed entusiasmo dei giovani, alla sapienza tattica di Montella ha ritrovato il gioco. Ahimè nelle ultime partite siamo un po’ deficitari, ma va bene così».

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Paolo Berlusconi e Adriano Galliani (foto Insidefoto.com)

Tornando alla trattativa con i cinesi, Paolo Berlusconi ha anche aggiunto che «c’è del dispiacere, il Milan non è solo business ma è anche qualcosa di affettivo, però bisogna passare la mano quando le cose cambiano. Sono intervenuti i petrodollari e la competizione è diventata oltremodo dispendiosa. È stata una cosa bella avere il posticipo del closing per consentire a mio fratello di vincere il prestigioso premio che si aggiunge al palmares: eravamo dei catenacciari, poi è arrivato il Milan di Sacchi, Capello ed Ancelotti che ha vinto tutto».

Il vicepresidente del Milan è intervenuto anche riguardo le voci di un possibile rientro di capitali nell’operazione: «Sono affermazioni, oltre che calunniose, anche stupide e assolutamente infondate. Comunque noi siamo abituati ad avere calunnie da qualche decennio, quindi – ha concluso Paolo Berlusconi – siamo pronti a denunciare chiunque faccia un’affermazione del genere».

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