Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera in tribuna a San Siro (foto Insidefoto.com)

Marco Tronchetti Provera promuove l’Inter di Suning, una proprietà che “ha dimostrato grande serietà, ha assunto la piena responsabilità della squadra e si vede che c’e’ l’interesse per il calcio e per l’Inter”. È uno degli uomini in passato più vicini in assoluto alla presidenza di Massimo Moratti e in passato non ha nascosto qualche perplessità sul cammino made in China intrapreso dai nerazzurri. Ora però arrivano i complimenti perché i cinesi che si sono messi alla guida della società “sanno dove andare – dice il top manager – si vede che vogliono che l’Inter torni a essere fra le grandi del panorama mondiale, la strada è giusta”.

Chiacchierando a La politica nel pallone su GR Parlamento, Tronchetti ha guardato nel complesso la situazione dell’Inter non sottraendosi a commentare le recenti polemiche arbitrali liquidate, però, con un invito alla distensione: “Gli errori arbitrali – ha detto – fanno parte del gioco, le polemiche le abbiamo sempre vissute e l’importante è che si resti nell’ambito della sfida fra squadre, della passione, non deve diventare inimicizia: i toni devono rimanere pacati”.

Secondo il manager milanese è più importante concentrarsi sulle buone performance dell’Inter che con la guida Stefano Pioli è migliorata tanto da poter sognare per il futuro – prossimo e remoto: “Nelle ultime settimane c’è stato un grande cambiamento – ha evidenziato Tronchetti – c’è fiducia, la squadra sta veramente giocando un buon calcio e l’allenatore ha fatto un lavoro straordinario, dimostrandosi un tecnico molto serio e capace”.

Il desiderio del manager si chiara qualificazione in Champions League, “un sogno molto pragmatico”, ammette, “poi il calcio è uno sport fatto di continue sorprese e speriamo di averne di positive”. Comunque vada a finire un anno piuttosto complicato, con i cambi in panchina che hanno di fatto scalfito il clima, se si guarda alle prossime stagioni si scorge positività. Ci sono i proprietari cinesi “sulla strada giusta” e la possibilità che arrivino giocatori forti, come Aguero (“un grande calciatore”) e Messi, che vale più come boutade: “È una provocazione per stimolare la proprietà a regalare dei sogni, ma i grandi giocatori ci sono già anche se in futuro, da tifoso, posso sempre sperare che ci sia il meglio”, chiude colmo di speranza Tronchetti.

PrecedenteChampions League in Tv, Psg-Barcellona in diretta e in HD su Canale 5
SuccessivoAbodi sfida Tavecchio: “Mi candido ufficialmente per la presidenza della FIGC”