Voci di corridoio, rumors e indiscrezioni. Per una svolta che potrebbe essere clamorosa se non epocale. Il quotidiano ItaliaOggi nell’edizione odierna in un articolo firmato da Claudio Plazzotta – firma autorevole e specializzata negli affari di settore – parla di un possibile avvicendamento alla direzione della Gazzetta dello sport.
Un nome che potrebbe ambire alla direzione del giornale sportivo sarebbe quello di Fabio Caressa, 50 anni in aprile, attualmente condirettore di Sky Sport 24, ma, per sua scelta, senza ruoli operativi di direzione e dedito esclusivamente alle telecronache (la sua passione) e alla trasmissione Sky Calcio club, che conduce. Suggestione, autocandidatura, possibilità reale? Per il momento se ne parla. Molto. Anche se Cairo smentisce.
In realtà Urbano Cairo, presidente, a.d. e azionista di maggioranza di Rcs Media Group, continua a ribadire di essere molto contento di Andrea Monti, 62 anni, in sella alla Gazzetta da sette anni.
E l’editore sembra non essersi fatto per nulla intimidire neppure dal voto di sfiducia, a fine gennaio, col quale i giornalisti della Rosea in maggioranza schiacciante hanno colpito sia Monti, sia il pool di cinque vicedirettori Gianni Valenti (vicario), Pier Bergonzi, Stefano Cazzetta, Andrea Di Caro e Umberto Zapelloni.
Tuttavia, ciò premesso, il mondo Gazzetta resta in fibrillazione. Con numerose candidature, vere o presunte, che insinuano qualche dubbio sugli scenari futuri del più importante quotidiano sportivo italiano.
Si è molto parlato, ad esempio, di Paolo De Paola, attuale direttore di Tuttosport, che dal presidente del Torino calcio si sarebbe aspettato una chiamata a Milano in via Rizzoli.
Ma per favore, non scherziamo dai, come si può affidare un incarico cosi importante ad un incompetente come Caressa.