«China Huarong non ha in programma alcun investimento nel Milan». Secondo quanto riportato dall’edizione italiana di Business Insider, in un articolo a firma di Giuliano Balestrieri, il colosso cinese dell’asset management che ha in gestione oltre 118 miliardi di dollari non farà parte del gruppo di investitori di Sino-Europe Sports Investment che entro il 3 marzo deve rilevare da Fininvest il controllo del Milan.
La società di asset management cinese, contattata da Business Insider Italia, ha smentito ogni possibile coinvolgimento: «Non siamo coinvolti, non sappiamo nulla della trattativa. I rumor che circolano in Italia qui non sono mai arrivati. Non abbiamo idea di chi sia Sino-Europe, non l’abbiamo mai sentita», ha affermato Kelly Fung, senior vice presidente di PordaHavas, la società che gestisce la comunicazione finanziaria di Huarong.
In Italia, fonti vicine alla trattativa, hanno confermato a Business Insider che effettivamente Huarong non sarà parte della cordata, ma potrebbe avere un ruolo nel finanziamento del veicolo, un escamotage per sfuggire al controllo dei capitali imposto dal governo di Pechino.
Una circostanza, quest’ultima, riportata anche da Milan News, secondo cui China Huarong Asset Management, effettivamente, non sarà tra gli investitori, ma avrà un ruolo come finanziatore della cordata.
Tracce della presenza di Huarong tra i finanziatori della cordata cinese guidata da Yonghong Li erano emerse nelle settimane scorse in occasione della pubblicazione da parte di Calcio e Finanza di un documento ufficiale di Rossoneri Sport Investments, una delle società veicolo con sede ad Hong Kong, riferibili a Sino-Europe.
Nel documento, da cui emergeva un finanziamento di circa 100 milioni di euro a Rossoneri Sport da parte della società con sede alle Isole Vergini Britanniche, Willy Shine International, veniva indicato un funzionario di Huarong come riferimento della stessa Willy Shine. Questo lasciava desumere che i 100 milioni necessari a Sino-Europe per pagare la seconda caparra a Fininvest fossero stati forniti da Huarong attraverso Willy Shine.
Quel prestito, come rivelato da Calcio e Finanza nei giorni scorsi, è poi stato integralmente rimborsato da Rossoneri Sport.
Nelle casse di Fininvest, dunque, sono già entrati 200 milioni di euro di caparra (arrivati in due tranche) che non saranno in alcun modo restituiti, ma ai quali vanno aggiunti – entro venerdì prossimo – 320 milioni per il 100% del capitale; 60 milioni di euro per la copertura delle spese di gestione dal primo luglio ad oggi; inoltre dovranno essere prodotte le garanzie per la copertura dei 220 milioni di debiti della società e per i 100-150 milioni promessi per il rafforzamento della squadre.
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