Facebook sta per lanciare una nuova applicazione Tv dove sarà possibile crearsi un vero e proprio palinsesto tra contenuti selezionati dall’utente e proposte provenienti direttamente dal social – ed ecco dunque anche la possibilità di raggiungere anche l’appassionato più occasionale o semplicemente distratto.
Facebook, quindi, è interessato a investire nel calcio, a essere supporter delle Leghe per raggiungere platee ancora più ampie, ma soprattutto ancora più tracciabili commercialmente. Come scrive oggi il quotidiano L’Avvenire.
La passione calcistica può aprire nuove e ricche vie a un advertising rivoluzionario e interattivo: per esempio, si potrebbe proporre la sponsorizzazione e lo spot a seconda del Paese, oppure della squadra seguita, o della fascia di età.
Un’occasione enorme per il mercato pubblicitario, con Lega e club che, diffondendo i match tramite i loro canali ufficiali social, potrebbero percepire denaro anche con la cosiddetta “revenue sharing”, ovvero con una entrata legata anche agli spazi venduti.
L’altro grande social network, Twitter, a dispetto di una parabola apparentemente discendente nel 2016 è già entrato sul terreno più difficile e ricco, vale a dire nello sport professionistico americano: in streaming sul social dei cinguettii sono passate una gara del campionato di Nfl, una tappa statunitense del circuito Pga di golf e sono avviate trattative con le leghe di baseball e hockey.
Come possono i colossi della nostra tv respingere un simile sbarco, che rischia di intaccare in maniera letale ascolti e abbonamenti? Se il problema non si dovrà porre nella prossima, imminente asta per i diritti tv del calcio, c’è comunque un orizzonte da decifrare. La qualità giornalistica, il contorno, il commento, la veste intorno all’evento continua a essere lo snodo principale.
O se no, davvero, bisognerà reinventarsi: Bt Sport, pay-tv inglese che detiene in esclusiva diritti della Champions League, da aprile trasmetterà in diretta le fasi finali del Mondiale di Fifa 2017: il videogioco, per intenderci. Se il virtuale del web si prende il calcio vero, non rimane che invertirsi la parte.