Il Liverpool archivia il 2016 con una perdita di 19,8 milioni di sterline – circa 23 milioni in euro al cambio attuale – e con un fatturato che tocca i 301,8 milioni di pound (351 in euro), un valore sostanzialmente in linea con l’anno precedente (+1,3%). Il rosso in bilancio è legato agli investimenti sostenuti dalla società per l’acquisto di nuovi calciatori che hanno rinforzato la squadra, tra i quali – ricorda il club nella nota con cui presenta i conti al 31 maggio 2016 – Roberto Firmino, James Milner, Marko Grujic, Danny Ings, Nathaniel Clyne e Joe Gomez. Da quando Fenway Sports Group ha rilevato la società nel 2010, è stato ricordato, le revenue sono aumentate di anno in anno e il Liverpool continua a essere nella top-ten tra le società di calcio più ricche al mondo.
Bilancio del Liverpool 2016, il fatturato
Come comunica il club, il fatturato del Liverpool si attesta a poco più di 300 milioni di sterline al 31 maggio 2016. Secondo quanto è stato spiegato, le media revenue sono aumentate di un milione di pound rispetto al 2015 e si attestano ora a 123,6 milioni e valgono circa il doppio degli incassi per match day: 62,4 milioni di sterline in totale, una aumento di 3,4 mln rispetto all’anno precedente. Piatti, invece, i ricavi commerciali che si attestano a 115,7 milioni di pound, in calo di appena 700mila sterline rispetto al 31 maggio 2015.
“L’aumento del fatturato dà ulteriore forza alla posizione finanziaria del club, nonostante i costi nel mondo del calcio siano in aumento”, spiega il ceo del Liverpool, Andy Hughes. “Durante il periodo di riferimento – aggiunge – abbiamo anche concordato una nuova linea di credito di cinque anni, che assicura ulteriormente la stabilità finanziaria del club a lungo termine”, ricorda Hughes.
La società, inoltre, ha rassicurato sugli investimenti che saranno sostenuti per garantire stabilità al club e alla squadra nel futuro. Ma intanto si gode i successi che il Liverpool ottiene con visibilità all’estero: da un lato l’aumento dei follower nel mondo digitale – +18% nell’anno, stabilizzati complessivamente sopra i 50 milioni – e sul ‘campo’, con le nuove academy inaugurate in Australia.