Andrea Belotti, trascinatore del Torino e capocannoniere della Serie A, vale probabilmente i 100 milioni di euro di clausola rescissoria (solo per l’estero) inseriti nel suo contratto. Anzi, se il centravanti ex Palermo dovesse continuare a questi ritmi, si ‘meriterebbe’ una clausola addirittura piu’ alta. Ne e’ convinto il patron granata Urbano Cairo: “Quasi quasi mi sembra che 100 milioni siano pochi – ha detto a Sky Sport -. Se dovessi fissarla oggi, la metterei a 150 milioni… E’ difficile ma mi avete dato un’idea (ha detto rivolto ai giornalisti, ndr). Ma io sono un pessimo venditore (ridendo, ndr). Un ritocco all’ingaggio? No, lo abbiamo fatto tre mesi fa, gli ingaggi non sono mica come i valori in Borsa”.
Poi Cairo ha spiegato meglio il suo pensiero: “Una volta che fai un contratto con una persona e inserisci una clausola da 100 milioni che, ricordo, vale solo per l’estero, non per l’Italia, se lui fosse d’accordo ad andare sarei obbligato a cederlo. Ma devono verificarsi queste due condizioni. Per l’Italia questa clausola non c’e’. Se la clausola si puo’ alzare (come ha scherzosamente chiesto poco prima Mihajlovic, ndr)? Per ora abbiamo deciso cosi’, non so se arrivera’ davvero qualcuno dall’estero con 100 milioni. E poi bisogna vedere cosa vuole fare Belotti, magari rifiuta di andarsene anche se qualcuno e’ disposto a comprarlo”.
L’idea della clausola per l’estero a Cairo non e’ venuta dopo il passaggio di Higuain dal Napoli alla Juventus ma dopo un match di campionato contro la Roma: “Incontrai gli agenti di Belotti che mi chiedevano di arrotondargli lo stipendio e mi venne questa folgorazione. E’ una clausola rilevante, Higuain e’ stato pagato poco meno, Pogba poco piu’: sono comunque numeri pazzeschi. Intanto ce lo godiamo per tutto il campionato e spero che non arrivi nessuno con 100 milioni: me lo terro’ volentieri per tutto il tempo che vorra’ restare con noi”.