Il Cristo Redentore di Rio de Janeiro (foto Calcio e Finanza)
Il Cristo Redentore di Rio de Janeiro (foto Calcio e Finanza)

Torna la Clericus Cup, all’ombra del Cupolone. Sabato 11 e domenica 12 marzo scendono di nuovo in campo sacerdoti e seminaristi del torneo pontificio promosso dal Csi, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei.

Si tratta del primo weekend pieno, dopo la prima giornata dei gironi A e B disputata sabato scorso. Tanta curiosità attorno al Mater Ecclesiae campione in carica ma soprattutto verso il Pontificio Collegio Ucraino e il Pontificio Collegio San Pietro. Per queste due squadre si tratta infatti della prima volta assoluta nella competizione arrivata all’11/a edizione.

Riflettori puntati domenica su don Neymar, centrocampista nella Selecao sacerdotale brasiliana. Sogna il capitano oroverde: “abbiamo il sogno di vincere la Coppa. Prometto gol e assist alla Neymar, ma ci sono tante squadre forti e non sarà facile. Ma anche noi vogliamo la nostra ‘remuntada’”.

La Clericus Cup
La Clericus Cup

Anche don Neymar è rimasto impressionato dal ‘miracolo’ compiuto in Champions dal suo omonimo assai più noto con la maglia del Barca. “Lui e Messi sono stati eccezionali – dice -. Il nostro Messi invece è il Messia, perché Gesù è al centro di ogni nostra azione e per noi è come se fosse in campo. Siamo pronti per il debutto che sarà proprio contro gli amici del Chape Cusmano Belga. Tutto il Brasile si è riunito in preghiera nei giorni della sciagura della Chapecoense, e domenica pregheremo insieme ai nostri avversari prima e dopo la gara. Chiederò la maglia al mio amico padre Adenis de Oliveira Segretario Generale dei Missionari Servi dei Poveri per ricordare la Chape e valorizzare la vita, che è più importante di ogni vittoria”.

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