Vivendi rilancia nella guerra legale che la vede opposta a Mediaset e chiede i danni al Biscione ritenendosi diffamata per la “campagna mediatica” che, a giudizio dei francesi, sarebbe stata orchestrata dal gruppo italiano nei suoi confronti.
Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, che citano fonti legali, interpellate in occasione dell’avvio della prima udienza davanti all’ottava sezione civile del Tribunale di Milano della causa Mediaset-Fininvest contro Vivendi, gli avvocati del gruppo francese hanno depositato una domanda riconvenzionale di risarcimento danni per diffamazione.
Il danno – sottolinea l’agenzia Radiocor – non sarebbe già stato quantificato.
Con l’atto di citazione della scorsa estate, Mediaset ha avviato l’azione civile contro Vivendi chiedendo l’esecuzione del contratto firmato l’8 aprile 2016, che prevedeva la vendita di Premium e uno scambio azionario tra Mediaset e Vivendi, e un risarcimento di 50 milioni di euro per ogni mese di ritardo nell’esecuzione.
A sua volta Finivest ha avviato una azione legale quantificando in 570 milioni i danni da immagine e da caduta del titolo Mediaset in Borsa.
Secondo quanto si apprende, Mediaset si appresta a presentare una querela contro Vivendi a seguito di alcune interviste del ceo Arnauld de Puyfontaine sulla ricostruzione dei fatti relativi al contratto siglato lo scorso anno tra le due aziende.
In un colloquio con il Financial Times pubblicato ieri, il manager ha definito “ingannevoli” alcune informazioni fornite da Mediaset su Premium prima dell’accordo. Nella causa civile Vivendi è assistita da Giuseppe Scassellati Sforzolini dello studio Cleary Gottlieb, Mediaset da Gianmichele Roberti e Guido Bellitti, Fininvest da Andrea Di Porto e da Vincenzo Mariconda e Michele Centonze dello studio Mariconda.
Fininvest chiede i danni a Vivendi anche per rottura del patto parasociale
Secondo quanto è stato ricostruito in Tribunale a Milano, inoltre, per i legali di Fininvest nella scalata fino a quasi il 30% del capitale sociale di Mediaset, Vivendì ha violato il patto parasociale che legava le parti. Questo è un nuovo elemento rappresentato oggi in udienza dai legali Fininvest, in base al quale è stato chiesto un ulteriore risarcimento nella causa civile. L’agenzia Radiocor spiega che in base agli accordi il patto sarebbe divenuto efficace al closing dell’operazione Premium e impediva a Vivendi (che con l’accordo avrebbe ottenuto il 3,5% di Mediaset) di effettuare altri acquisti sul Biscione nel primo anno dall’operazione e di superare il 5% nel capitale di Cologno Monzese nel secondo e terzo anno dalla firma.