real madrid barcellona spettatori
(foto Insidefoto.com)

Vicinanza concreta, non solo a parole: il Barcellona sostiene il Chapecoense e stacca un assegno da 250mila euro intestato al club brasiliano decimato a causa di un terribile incidente aereo sui cieli della Colombia lo scorso 28 novembre. Il presidente della società carioca, Plinio David De Nes Filho, ha rivelato ai microfoni dell’emittente spagnola Cadena SER che i blaugrana hanno contribuito finanziariamente alla ricostruzione della squadra e hanno invitato i calciatori brasiliani al Trofeo Gamper condividendo con il Chapecoense l’incasso. 

“Il Barça – ha confidato il massimo dirigente carioca – è stata la prima formazione a mostrare solidarietà e, al momento, la sola che ci ha aiutato economicamente donandoci 250mila euro“, ha spiegato il numero uno della società. Il Trofeo Gamper di quest’anno, inoltre, sarà dedicato alle 71 vittime della tragedia aerea e in attesa di scoprire la data che sarà fissata a fine mese il club brasiliano potrà contare di certo sull’aiuto economico catalano.

Oltre al Barcellona, aveva spiegato lo stesso Plinio David De Nes Filho, anche la Roma ha proposta al Chapecoense un incontro amichevole per finanziare la ricostruzione della squadra concedendo il ricavato alla società carioca: “Anche la Roma ci ha proposto un match amichevole – ha spiegato chiacchierando con Fox Sport del Messico – il problema è che il nostro calendario è fitto di impegni ed è difficile trovare un buco per poter organizzare al meglio un incontro”.

La stagione regolare, invece, è ripartita lo scorso otto marzo; oltre al campionato brasiliano la squadra dovrà affrontare anche la Copa Libertadores, dopo essersi aggiudicata ad honorem la Copa Sudamericana su proposta dell’Atletico National che avrebbe dovuto sfidare il Chapecoense nella finale mai disputata a causa proprio del terribile incidente aereo di fine novembre.

PrecedenteScommesse, la FIGC nomina un procuratore aggiunto per contrastare il match fixing
SuccessivoIl legale della Juve in Antimafia tira dritto: “Con queste accuse non patteggiamo”