Un procuratore aggiunto Federale per contrastare il match fixing. Il numero uno della giustizia sportiva in Italia, Giuseppe Pecoraro, ha spiegato in Commissione Antimafia di aver “affidato a un procuratore aggiunto la materia delle scommesse, perché è quella che particolarmente ci preoccupa”. Come riporta Agipronews sul proprio sito, riferendosi agli episodi di match fixing per l’ex prefetto di Roma l’esigenza di essere affiancato nel contrasto delle combine nasce non solo dai recenti episodi, ma dal flusso di giocate che di giornata in giornata finisce sulle scrivanie della procura federale.
La necessità di intervenire con rinforzi, spiega Pecoraro, “emerge dai dati che ci vengono dai Monopoli di Stato”, con “notizie settimanali, se non addirittura due volte a settimana, con le partite infrasettimanali: quando ci sono flussi anomali di scommesse ci muoviamo immediatamente“.
“Rispetto al passato non solo informiamo le procure della Repubblica dove la partita si tiene, ma inviamo dei collaboratori e poi, se abbiamo altre notizie, forniamo ulteriori informazioni”.
Da parte della procura federale, inoltre, c’è sostegno alle proposte dell’Antimafia per combattere il giro d’affari illegale, come l’aumento delle pene “per gli scommettitori, perché questo consente, non tanto a noi quanto alla procura della Repubblica, di intervenire con le autorizzazioni per le intercettazioni telefoniche, laddove oggi, essendo cambiato il sistema della polizia giudiziaria, un’intercettazione è certamente utile per conoscere la verità”.