Il rischio commissariamento si fa sempre più minaccioso sulla Lega di Serie A. Oggi infatti il Consiglio Federale ha votato all’unanimità la decadenza degli organi della Lega nazionale professionisti di Serie A (presidente, vicepresidente e consiglio di Lega), e il presidente Carlo Tavecchio ha dato una “scadenza”: nuovo presidente entro il 18 aprile o la Lega sarà commissariata.
“Oggi non è una giornata felice per la Figc – le parole del numero 1 della Federcalcio -. Ci sono situazioni che sono state sottovalutate dalla Lega maggiore, da più di tre mesi si riuniscono e non riescono ad arrivare ad una decisione di rappresentanza nel consiglio federale. Siamo in una situazione incredibile. Negli annali della Federazione – ha sottolineato Tavecchio – è difficile trovare l’assenza delle due Leghe più importanti del campionato italiano. Io almeno non lo ricordo. auspichiamo che questo termine che è intorno a una ventina di giorni possa concludersi positivamente il 18 aprile”.

Tavecchio ha spiegato che se entro il 18 aprile non ci sarà l’accordo che la Lega ha per eleggere un nuovo presidente, “il commissariamento sarà automatico”, perché non ci sarà “la possibilità di concedere una proroga. Noi speriamo di non dover adottare questo provvedimento”.
Il problema, secondo il presidente della Figc, “non riguarda tanto la forma della governance, ma l’articolo 19 sul quale stanno spendendosi avvocati, consulenti, commercialisti e fiscalisti. La partita si gioca lì: risolto quel problema sarà automatico portare a casa la persona di coordinamento”.
Sull’eventuale candidatura di Lotito a presidente della Lega Serie B, Tavecchio ha aggiunto che la Figc “non ha paura” di un eventuale ritorno in Consiglio federale di Claudio Lotito, che “è una persona normalissima come altre. Io non so se sarà rappresentato nella compagine di serie A: se lo farà, sarà il benvenuto. Se non lo farà mi dispiace tantissimo, ma la democrazia ha queste regole”. “Credo che sia un regolamento strano – ha sottolineato Tavecchio – quello che permette a un presidente di serie A di diventare presidente della Lega di B: ma non è colpa sua, questo è il regolamento che non tiene conto di queste incongruenze. Chi concede il suo consenso a Lotito ha tutto il diritto di farlo, col beneplacito della Federazione”. Lotito, ha concluso il presidente federale, “è una persona che ha lavorato alacremente e con il suo metodo: gli auguro tutte le fortune. Quello che ritiene di fare, non lo so, non dipende da me”.