Procede in maniera spedita il percorso di avvicinamento a Uefa Euro 2020, l’edizione celebrativa dei 60 anni della massima competizione europea che per la prima volta sarà ospitata in 13 diverse nazioni.
Presso la sede di Nyon, la Uefa ha aperto stamani una due giorni di lavori durante i quali incontrerà i rappresentanti delle Federazioni calcistiche europee e le amministrazioni delle 13 città che ospiteranno le partite di Uefa Euro 2020.
Scopo del workshop quello di predisporre un ponte simbolico, tema che caratterizza i loghi del torneo e delle sedi designate, tra i vari soggetti direttamente interessati dall’organizzazione, per tracciare e coordinare in maniera armonica i programmi di avvicinamento all’evento e le iniziative relative alla promozione e all’accoglienza dei tifosi.
L’obiettivo è valorizzare Uefa Euro 2020 favorendo il coinvolgimento e la partecipazione dei tifosi che si muoveranno da ogni parte d’Europa per assistere alle gare nell’ambito delle Fanzone che saranno implementate, e naturalmente per apprezzare le bellezze delle sedi ospitanti, nel segno della comune passione per il calcio.
L’Italia è rappresentata dal responsabile dell’area Competizioni della Figc, Giovanni Spitaleri, e dall’assessore allo Sport alle Politiche giovanili e ai Grandi eventi di Roma Capitale, Daniele Frongia.
Oltre a Roma, la cui candidatura è sostenuta dal governo italiano, da Roma Capitale, dal Coni e da tutte le componenti federali, la fase finale toccherà altre 12 città europee: Amsterdam, Bilbao, Bruxelles, Bucarest, Budapest, Copenhagen, Dublino e Glasgow ospiteranno ciascuna tre partite della fase a gironi e un ottavo di finale; Baku, Monaco e San Pietroburgo, tre partite della fase a gironi e un quarto di finale, mentre Londra (Stadio di Wembley) sarà teatro delle semifinali e della finale.