Invasione di campo in Napoli-Juventus Foto Andrea Staccioli / Insidefoto

Una ammenda da 35mila euro al Napoli per non aver controllato a dovere gli spalti in occasione della sfida di Coppa Italia contro la Juventus. L’invasione in campo del Falco Mario Ferri, più cori contro l’arbitro e bottigliette lanciate alla fine del primo tempo costano care alla società di Aurelio De Laurentiis che è stata punta dal giudice sportivo: 35mila euro da pagare, subito. Durante la partita, come si evince dalla lettura del dispositivo, al San Paolo c’è stata infatti l’invasione di Ferri, ma non solo perché gli azzurri vengono puniti anche per aver il lancio di bottiglie e cori contro la terna arbitrale.

Gran parte dell’attenzione, ovviamente, l’ha attirata Ferri, noto in tutto il mondo per le sue incursioni in campo. Durante il match di Coppa Italia l’invasore ha lanciato una sciarpa addosso a Gonzalo Higuain dopo aver invaso il terreno di gioco all’inizio della partita. Lo stesso Falco sul suo profilo Facebook in un post in cui aveva scritto: “Sciarpa del Napoli in faccia a Higuain. Missione riuscita”.

Oltre ad avere il Pipita nel mirino, Ferri ha lanciato altri messaggi con la sua invasione: sulla maglietta da Superman aveva anche due scritte, la prima era “Ciro vive”, riferita a Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ucciso in occasione della finale di Coppa Italia a Roma nel 2014 contro la Fiorentina; la seconda “Juve me…”.

Dopo il suo gesto, il Falco è stato prelevato dagli steward e portato fuori dal campo tra gli applausi dei 50.000 del San Paolo, ma questo non è servito a far risparmiare al Napoli la salata multa che tuttavia sarebbe stata più blanda se non ci fosse stato di mezzo anche tutto il resto.

Napoli-Juventus multa per invasione, il dispositivo integrale

Ammenda di € 35.000,00 con diffida: alla Soc. NAPOLI a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. 4 commi 3 e 4 CGS, per non avere impedito l’ingresso sul terreno di giuoco di un proprio sostenitore che causava la sospensione della gara di circa 40 secondi; per avere inoltre, ai sensi dell’art. 14 commi 1 e 2 CGS, suoi sostenitori, al termine della gara, mentre l’Arbitro ed i calciatori della squadra avversaria rientravano negli spogliatoi, lanciato alcune bottigliette di plastica piene d’acqua in direzione degli stessi, una delle quali colpiva al petto un calciatore della squadra avversaria causandogli dolore; con recidiva specifica; per avere infine, al termine della gare, rivolto all’Arbitro cori offensivi; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lett. b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza”.

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