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(Insidefoto.com)

La Champions League è la competizione meno equilibrata di Europa, ad eccezione del campionato cipriota e della Bundesliga austriaca (mica tedesca). È quanto emerge da una ricerca del Cies, l’osservatorio svizzero sul pallone, che ha analizzato il numero di gol di scarto in tutte le partite di ciascuna competizione europea. Risultato inaspettato: in un quinto dei match di UCL ci sono stati almeno tre gol di scarto. Insomma nel 21% degli scontri non c’è stata storia; peggio hanno fatto il campionato austriaco (21,5%) è quello dell’Isola del Mediterraneo che ha il 22,5% delle partite finite con più di tre gol di differenza.

Il dato della vecchia Coppa Campioni, che resta uno dei tornei più affascinanti al mondo, emerge in tutta la sua evidenza se paragonato a quello della sua sorella minore, l’Europa League: la seconda competizione europea per importanza è infatti molto più equilibrata, con appena il 13% delle partite che termina con tre o più gol di scarto.

Percentuale di match conclusi con tre o più gol di scarto per competizione. Fonte: CIES
Percentuale di match conclusi con tre o più gol di scarto per competizione. Fonte: CIES

E per le big-5 quali sono i conti? I cinque maggiori campionati al mondo, benchmark per tutto il calcio internazionale,  si piazzano tutti nella prima metà della classifica, cioè tra le competizioni meno equilibrate. Tutte ruotano attorno al 17% di match conclusi con tre o più gol di differenza, prima c’è la Ligue 1, poi la Premier seguita dalla Liga e dalla Serie A. Unica nota differente per la Bundesliga (quella tedesca) che scende per un soffio sotto la sogli del 17%: goleada di differenza solo nel 16,7% dei caso.

Come sostiene il Cies, “per ribilanciare le competizioni l’unica soluzione è migliorare la distribuzione dei ricavi finanziari (con la cessione dei diritti televisivi) e umano (con il calciomercato). Entrambe risorse – concludono gli osservatori internazionali – distribuite a livello nazionale e internazionale”.

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