Aver battuto nettamente il Barcellona nei quarti di finale di Champions League mette le ali alla Juventus a Piazza Affari: la società bianconera chiude la seduta post Barca a 0,528 euro con un aumento del 5,7%, tocca i massimi da dieci anni e di fatto raddoppia il suo valore in Borsa rispetto a dodici mesi fa (+104,05%). La Juventus è molto, molto ben comprata sul mercato ed è anche parecchio richiesta: solo oggi sono passate di mano oltre otto milioni di azioni del club, poco meno dell’1% del capitale per un controvalore di circa 4 milioni di euro. Non poco, soprattutto se si sommano questi movimenti sul titolo alle attenzioni mostrate dai broker verso il club negli ultimi mesi.
Come sappiamo, la società controllata al 63,7% da Exor da fine febbraio è nel mirino degli operatori di Borsa che scambiano un numero elevato di titoli facendo aumentare il prezzo delle azioni volta per volta. A febbraio il controvalore di questi scambi è stato di 12 milioni di euro; ma a marzo si è registrato un exploit che ha portato il totale a 58 milioni di euro in 31 giorni. Oggi si è chiusa la sessione del 12 aprile a Piazza Affari e il club in meno di due settimane di contrattazioni ha già visto compravendite sul titolo per 16-17 milioni di euro nel quarto mese dell’anno, con circa 25 milioni di titoli scambiati equivalenti al 2,5% del capitale azionario.
Chi ha provato spiegare i motivi di tale effervescenza ha sottolineato come “sarebbe in parte scontato legare questo rinnovato interesse degli investitori per il titolo della Juventus unicamente alla capacità del management team bianconero guidato dal presidente Andrea Agnelli di saper coniugare successi sul campo e un bilancio in salute”. Piuttosto, al netto di ipotesi speculative, bisogna andare a guardare altrove e soprattutto alla valorizzazione complessiva della società che risultava essere sotto-capitalizzata rispetto a Inter e Milan, competitor nazionali recentemente al centro di trattative che sono stati valutati rispettivamente 650 e 520 milioni di euro.
Oggi la Juventus capitalizza in Borsa 530 milioni di euro, sebbene solo nell’ultimo mese l’aumento del valore complessivo del club sia stato del 25%. Se la ragione della crescita dovesse essere davvero la distanza che separa la valutazione dei bianconeri da quella delle altre società è facile immaginare che i movimenti sul titolo della Juve siano destinati a continuare: il club è in corsa per centrare uno storico Triplete e, dettaglio non-banale, con i conti in ordine, grazie alle plusvalenze (ultima con Zaza) e alle prestazioni in campo, alla luce dei ricchi premi previsti per chi arriva fino in fondo nella vecchia Coppa Campioni.