Didier Drogba non riesce proprio a stare lontano dal mondo del calcio e dopo l’esperienza in Canada sceglie la seconda serie degli Stati Uniti d’America per la sua nuova sfida sul campo, ma non solo: diventa azionista-giocatore del Phoenix Rising, club militante nella seconda serie a stelle e strisce, la United Soccer League (USL). Quello che per anni è stata la stella del Chelsea punta a costruire il suo futuro in America e sceglie Phoenix, a quanto pare non solo per giocare: l’accordo prevede che Drogba rilevi parte delle azioni della società e ritorni in campo per guidare la rinascita tecnica della squadra. Al termine dell’esperienza sul campo gli sarà riservato un ruolo esecutivo all’interno del board societario.
“Mi sono preso del tempo per decidere quello che volevo fare e ora sono davvero entusiasta di avere l’opportunità di crescere con il Phoenix Rising FC” ha detto Drogba. “Dopo aver visto in prima persona il potenziale di espansione dello sport in Nord America e dopo aver conosciuto la proprietà del Phoenix sono convinto di poter aiutare a sviluppare l’organizzazione dentro e fuori dal campo. Non vedo l’ora di contribuire al successo in USL”, ha aggiunto il campione ivoriano.
Happy to announce I have signed with @PHXRIsingFC and will be part of the ownership group hoping to take Phoenix to the MLS #Drogba2PHX pic.twitter.com/h1eefmqgJL
— Didier Drogba (@didierdrogba) April 12, 2017
Per policy societaria non è stato reso noto l’investimento sostenuto dal calciatore per entrare a far parte della società. Ma da parte dell’attuale board è stata ovviamente espressa grande felicità: “Vogliamo che il nostro club e la nostra città possa diventare sinonimo di eccellenza internazionale e Didier Drogba la testimonianza dell’impegno di Phoenix Rising per centrare questo obiettivo”, ha detto il numero uno del club Berke Bakay. “Il calcio è una lingua internazionale compresa da appassionati di sport di tutto il mondo e noi vogliamo contribuire a ispirare la fluidità tra i nuovi fan ogni dove suoniamo tutto il Nord America”, ha concluso.