Si fa sempre più ingarbugliata la situazione in merito al nuovo stadio del Pescara. A chiarire la situazione ora ci pensa il club. Fino a qualche ora fa, infatti, Forum H2O e Soa avevano sottolineato l’assenza di progetti agli atti di Comune e Soprintendenza. Una posizione simile era stata confermata anche dall’assessore comunale allo Sport Giuliano Diodati che parlava di “un incontro interlocutorio (quello segnalato dalle associazioni), mai detto che avremmo depositato un nuovo progetto”.
Secondo la società abruzzese la situazione sarebbe però ben diversa. Nella nota ufficiale diramata si spiega che “ad oggi sono stati investiti quasi 120mila euro per progetti di massima, studi di fattibilità e business plan. Gli stessi sono stati visionati dal Comune di Pescara ed altri enti competenti“.
Ora spetterà al Comune prendere in considerazione i progetti: “Le nostre proposte sono state mostrate e affidate all’amministrazione comunale di Pescara. Sono state poi illustrate a esponenti istituzionali di rilievo della Regione Abruzzo,prese come esempio presso riunioni di Credito Sportivo,come si attesta in una delle tante proprio in questi giorni a Roma per illustrare la maniera più corretta per accedere a tali fondi. Non ultimo – spiega nella nota la società calcistica – sono state riportate alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Abruzzo,con la quale abbiamo dialogato, ma soprattutto dalla quale abbiamo ascoltato tutte le indicazioni del caso volte alla salvaguardia artistica dei ‘Cavallotti di Piccinato‘”.
Viene smentito quindi chi inizialmente parlava di assenza di progetti da valutare: “Da queste discussioni la Delfino Pescara 1936 è riuscita a commissionare ed elaborare non uno ma ben due progetti. Pertanto alla luce del percorso fino ad oggi effettuato, La Delfino Pescara 1936 ribadisce con forza che al di la della parte burocratica, certo non di sua competenza, si evince il chiaro intento di questa società nel cercare di realizzare una struttura moderna ed importante sia per il calcio pescarese sia per l’indotto economico cittadino”.
Anche in caso di retrocessione, il club desidera ripartire alla grande: “Questa struttura può essere una base per la crescita societaria, un bene per l’economia cittadina, sicuramente un costo in meno per la collettività su una struttura da adeguare da qui a poco viste le ultime indicazioni Uefa, ma certo non può e non deve essere – conclude il comunicato – un argomento di strumentalizzazione politica alla quale la Delfino Pescara 1936 non vuole partecipare”.