ferrari assemblea 2017
Sergio Marchionne e Bernie Ecclestone a Monza/Crash Media Group/Insidefoto Foto Imago/Insidefoto

Il 2016 della Ferrari è stato “indimenticabile” dal punto di vista finanziario e altrettanto può esserlo il 2017. Ne è convinto il presidente del Cavallino rampante, Sergio Marchionne, parlando all’assemblea degli azionisti in corso ad Amsterdam. Quello concluso a dicembre è stato un “anno indimenticabile, a cominciare dalla quotazione in borsa del 4 gennaio fino al completamento dello spin-off da Fca; il 2017 inizia con altrettanto entusiasmo: è il 70/esimo anniversario” festeggiato dalla società di Maranello fondata da Enzo Ferrari nel 1947. Ma non solo perché gli occhi sono puntati anche sulla parte sportiva, visto il “grande lavoro” fatto dal team in inverno.

Il numero uno della società quotata sul doppio listino, sia a New York che a Milano, ha passato in rassegna l’anno racchiuso nei conti votati oggi dagli azionisti e ha sottolineato come a suo avviso il mercato abbia premiato “i solidi fondamentali che Ferrari offre. A coloro che erano scettici sull’Ipo, temendo che avremmo potuto sacrificare il Dna del marchio per i guadagni a breve termine, abbiamo dimostrato che non è stato così”, ha spiegato il manager italocanadese. Secondo Marchionne, del resto, questo è l’esempio “che è possibile stare dalla parte del business creando nello stesso tempo valore per gli azionisti”.

Dopo essersi scusato per la “svista” sulla convocazione dell’assemblea di venerdì Santo, il numero uno del Cavallino ha confermato gli obiettivi del 2017 e del 2018 anche se il primo trimestre dell’anno – ha detto – è stato “debole”.

Poi ha aperto il più dolente capitolo sportivo. Se dal punto di vista societario i risultati sono infatti ampiamente favorevoli, per quanto riguarda lo sport la strada è ancora lunga; ma secondo Marchionne, in soldoni, il percorso è quello giusto.

A partire dal “grande lavoro” fatto sulla monoposto 2017: “La macchina c’è ed è sviluppabile nel corso della stagione”, ha assicurato il presidente parlando a margine dell’assemblea. Marchionne si è detto anche “fiero” della team di progettisti che “sono degli sbarbati, un gruppo di italiani non le superstar tedesche o inglesi”. Ma come se lo immagina il futuro del Circus? “Il cambiamento di proprietà della F1 – ha detto – non è stato facile, ma crediamo la scelta sia stata corretta. Dobbiamo dare a John Malone e al suo team la possibilità di crescere. Ora stiamo guardando le possibilità di un coinvolgimento finanziario nella joint venture“, ha assicurato il numero uno della Rossa.

Ferrari assemblea 2017, ok a bilancio e dividendo da 0,635 euro

L’assemblea degli azionisti del Cavallino ha approvato tutte le proposte sottoposte dal cda. Gli Azionisti hanno approvato il bilancio 2016 e Ferrari potrà procedere con una distribuzione a favore dei possessori di azioni ordinarie di 0,635 Euro per azione ordinaria, corrispondente ad una distribuzione complessiva di circa 120 milioni di Euro. La data di pagamento è il 2 maggio 2017, come preventivamente deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Ferrari.

Gli Azionisti hanno rieletto tutti gli attuali amministratori di Ferrari. Sergio Marchionne è stato rieletto amministratore esecutivo di Ferrari. John Elkann, Piero Ferrari, Delphine Arnault, Louis C. Camilleri, Giuseppina Capaldo, Eduardo H. Cue, Sergio Duca, Lapo Elkann, Amedeo Felisa, Maria Patrizia Grieco, Adam Keswick ed Elena Zambon sono stati rieletti amministratori non esecutivi di Ferrari.

Gli Azionisti, si legge in una nota, hanno parzialmente emendato la policy sulla remunerazione del Consiglio di Amministrazione. La policy emendata prevede, inter alia, una significativa riduzione della remunerazione annuale degli amministratori non esecutivi da corrispondersi unicamente in denaro.

Gli Azionisti hanno delegato al Consiglio di Amministrazione il potere di acquistare azioni ordinarie di Ferrari fino ad un massimo del 10% delle azioni ordinarie emesse alla data dell’Assemblea. In base alla delega, che non comporta per Ferrari alcun obbligo, ma è concepita per fornire flessibilità aggiuntiva, Ferrari può acquistare nei 18 mesi successivi all’Assemblea azioni proprie, ad un prezzo che non sia superiore di più del 10% ovvero non sia inferiore di più del 10% del prezzo medio di chiusura sul NYSE e/o sull’MTA nei cinque giorni precedenti l’acquisto, spiega sempre una nota di Maranello.

Gli Azionisti hanno approvato l’incentivazione azionaria riconosciuta all’Amministratore Delegato in base al piano di incentivazione della Società applicabile a tutti i membri del GEC ed ai key leaders della Società. Rinominato infine Ernst & Young Accountants LLP quale revisore indipendente di Ferrari fino all’Assemblea del 2018.

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