Potrebbe essere già giunta al termine l’esperienza di Peter Lim alla presidenza del Valencia. I media spagnoli hanno rilanciato la notizia secondo il quale il mecenate di Singapore – in rapporti d’affari molto stretti con gli ex giocatori della classe del ’92 del Manchester United – starebbe cercando nuovi acquirenti a cui lasciare il club al prezzo irrisorio di soli 2 milioni di euro.

Il club starebbe già preparando l’operazione uscita per la prossima stagione che dovrebbe interessare anche la cessione di diversi giocatori come Joao Cancelo, Dani Parejo ed Enzo Perez.

Nonostante questo il Valencia dovrà ripartire dalle fondamenta ricostruendo il club ed andando a prendere giocatori di livello se vorrà combattere per entrare in Europa nella prossima stagione. La questione sportiva, naturalmente, viene dopo quella di sopravvivenza economica, anche se nel calcio spesso le due cose viaggiano di pari passo.

Nella scorsa settimana lo stesso club aveva annunciato il riscatto di Simone Zaza (con una importante plusvalenza per la Juventus) con un contratto per l’ex centravanti della nazionale fino al 2021. Aveva fatto discutere invece, nei mesi scorsi, la scelta di Cesare Prandelli di lasciare il club alla vigilia di un mercato, quello di gennaio, in cui non venivano date sufficienti garanzie dal club.

In quell’occasione CF – Calcioefinanza.it analizzò il business model del club che nelle ultime stagioni è risultato eccessivamente dipendente dai ricavi legati alla partecipazione alla Champions League.

I dirigenti Alexanco e Vicente Rodriguez sono già al lavoro per il futuro, ma chiaramente l’eventuale addio di Lim rappresenterebbe una grossa ombra.

Nonostante questa Superdeporte, rilanciato tra gli altri da FutbolFinanzas.com afferma che in breve tempo il Valencia dovrebbe finire nelle mani di un nuovo gruppo di investitori.

Quel che è vero è che Peter Lim – che lo scorso anno aveva chiamato sulla panchina del club il suo socio Gary Neville – al momento non sembra più interessato ad operare direttamente nel mondo del calcio spagnolo (va ricordato che l’imprenditore detiene anche quote del Salford City, in Inghilterra, ed è protagonista della nascita di Hotel Football e Cafè Football, sempre nel Regno Unito).

PrecedenteEffetto Brexit e nuove leggi contabili, perdite record per la Premier League
SuccessivoFrancia come Italia, TF1 pensa alla Champions League in chiaro
Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting