La musichetta della Champions League attira gli investitori sul titolo della Juventus e alla vigilia della sfida contro il Barcellona il club guidato da Andrea Agnelli registra a Pizza Affari un aumento del 15,97%. Uno strappo non banale per le azioni della società che toccano in chiusura quota 0,65 euro, proprio in un giorno in cui il mercato è caratterizzato da una generica negatività e il FTSE Mib perde l’1,69%. Per la Juventus è vera controtendenza ed è anche merito del Barcellona: a trainare gli acquisti sul club è il sapore di semifinale che i broker di mezzo mondo, per niente scaramantici, pregustano da stamattina sui mercati.
Oltre a essere ben comprati, i Campioni d’Italia possono dire di essere anche molto richiesti, più di quanto avvenga solitamente negli ultimi mesi: oggi sono stati scambiati oltre 16milioni di titoli del club, cioè è passato di mano l’1,64% del capitale sociale in poche ore per un controvalore di 10 milioni di euro.
Riavvolgendo all’indietro il nastro delle contrattazioni i numeri si fanno via via ancora più imponenti. Poco meno di una settimana fa la Juve aveva toccato i massimi da dieci anni; ma se l’entusiasmo per aver battuto i blaugrana in casa aveva portato la capitalizzazione dei bianconeri a 530 milioni di euro, alla vigilia del ritorno al Camp Nou – pochi giorni dopo – la Juve arriva a valerne complessivamente 655. Nei primi 18 giorni di aprile, conti alla mano, sono state scambiate azioni per un controvalore di circa 33 milioni di euro, poco più della metà di quanto sia passato di mano in tutto il mese di marzo (58). Tanta roba.

Tutti i movimenti sul titolo, però, non hanno modificato – almeno fino al 13 aprile – l’elenco degli azionisti rilevanti della società, come si evince dagli elenchi Consob aggiornati a giovedì scorso. Questo vuol dire che nessuno, ad eccezione di Exor e Lindsell Train, possiede al momento più del 3% dei Campioni d’Italia, sebbene la vivacità sul titolo non accenni a diminuire; anzi. Le attenzioni, come abbiamo spiegato in passato, non sono infatti industriali, ma legate al valore del club che rincorre una capitalizzazione più adeguata alla luce delle valutazioni fatte negli ultimi mesi dai compratori del Milan (520 milioni di equity value) e dell’Inter (650).
Juventus in Borsa effetto Barcellona sugli scambi
Ma al netto delle motivazioni finanziare, a incidere oggi sull’effervescenza dei bianconeri a Piazza Affari sono state le aspettative sul match che domani sera si giocherà al Camp Nou, quarto di finale di ritorno di Champions League. Come sanno praticamente tutti sul Pianeta, i bianconeri partono dall’entusiasmante 3 a 0 rifilato ai blaugrana all’andata e in pochi credono alla remuntada, sebbene Luis Enrique sia convinto di poter segnare tre gol in tre minuti a Massimiliano Allegri: i bookmaker spesso ci azzeccano e sono convinti che a passare il turno saranno Buffon&co.
Chi aveva voglia di guadagnare in poco tempo ha fiutato l’affare e ha comprato azioni della Juventus che è stata richiesta oltre cinque volte in più rispetto alla media degli ultimi tre mesi. Tutto perché i broker sono consapevoli di poter vendere ogni singola azione altrettanto bene nei prossimi giorni: il prezzo dei bianconeri infatti continuerà ad aumentare, proprio grazie al probabile approdo in semifinale di UCL. A meno che Luis Enrique non abbia ragione, ma questa è un’altra storia.