Lionel Messi è stato convocato dalla FIFA per testimoniare a proposito della squalifica di quattro giornate da scontare con la maglia dell’Argentina durante le competizioni ufficiali. Lo ha confidato all’agenzia di stampa Telam il presidente dell’AFA, Chiqui Tapia. Secondo quanto ha spiegato il numero uno della Federazione, Messi sarà ascoltato dal massimo organo del calcio mondiale che potrebbe riconsiderare la durata della squalifica (quattro giornate) stabilita all’indomani del match valido per le qualificazioni in Russia giocato contro il Cile a fine marzo. Secondo quanto riporta la stampa sudamericana, la squalifica di Messi potrebbe essere dimezzata o comunque estesa alle amichevoli in modo tale da ridurre il suo impatto sulle gare ufficiali.
Il talento argentino, come ricorderete, ha già saltato la sfida tra Argentina e Bolivia, persa fuori casa per 2 a 0 dall’Albiceleste, e se le cose non dovessero cambiare potrebbe tornare a vestire la maglia della nazionale solo a ottobre. Tuttavia, come riporta La Nacion, la FIFA potrebbe ritornare sui suoi passi e dimezzare il totale della punizione: Messi dovrebbe a quel punto saltare solo il match con l’Uruguay e potrebbe già giocare contro il Venezuela e il Perú.
“Messi è stato convocato dalla FIFA per testimoniare il 4 maggio a proposito delle quattro giornate di squalifica avute dopo la partita contro il Cile”, ha detto Tapia. Secondo il presidente della AFA, tra l’altro, “è importante che Messi concordi con gli avvocati della Federazione la linea da seguire nel corso della testimonianza” per potersi giocare al meglio le carte a disposizione.
Quello che resta da sapere è se Messi deciderà di testimoniare perché è facoltà del talento argentino rinunciare di fatto all’appello e scontare tutte le giornate che gli sono state rifilate per il battibecco con il guardalinee durante la partita valida per le qualificazioni mondiali. All’indomani della squalifica anche il Barcellona difese senza dubbi il suo campione definendo la decisione della FIFA “ingiusta e totalmente sproporzionata”. Chissà se adesso gli concederà di volare a Zurigo giovedì 4 maggio.