Il Red Bull Lipsia, autentica rivelazione della Bundesliga, ha recentemente staccato il biglietto per la prossima Champions League.
La squadra neopromossa nella massima serie tedesca quest’anno ha dato battaglia al Bayern di Monaco per il titolo. A 5 giornate dal termine i 63 punti raccolti significano secondo posto con marginali speranze di raggiungere la capolista che dista 8 punti ma allo stesso tempo garantisce un posto in Champions visto che la quinta classificata – ovvero l’Herta Berlino con 43 punti – è ormai distaccata di 20 punti.
Champions League in vista, quindi, per la squadra, che tuttavia nelle prossime settimane verrà messa sotto processo dall’UEFA per la situazione anomala in cui si trova la sua proprietà.
Come noto infatti Red Bull – nota marca di energy drink – ha creato un vero e proprio gruppo calcistico multinazionale del quale Lipsia fa parte al pari di Salisburgo (senza dimenticare New York in MLS e il Red Bull Brasil in Sudamerica).
E quest’ultima società, austriaca, dopo aver fallito diverse volte l’approdo in Champions League, quest’anno sta nuovamente qualificandosi per i turni preliminari vincendo il campionato austriaco. Un dominio assoluto quello del Salisburgo che nel campionato a 10 squadre (che si incontrano 4 volte in stagione per un totale di 36 partite) si trova primo a 65 punti dopo 29 gare con un distacco di ben 14 dalla seconda, lo Sturm Graz.
A questo punto, a norma di regolamento, l’UEFA dovrebbe intervenire e impedire a una delle due società di prendere parte alla stessa competizione dell’altra.
I regolamenti UEFA infatti prevedono che società con la stessa proprietà non possano giocare la stessa Coppa. CF – calcioefinanza.it aveva già sollevato l’anomalia raccontando ad esempio come la strategia di un gruppo come il City Football Group si stia muovendo proprio nella direzione opposta visto che i club acquistati giocano in confederazioni diverse, a differenza di quanto sembrano voler fare altre realtà (come Suning) che guardando a gruppi satellite, tutti sotto l’egida dell’UEFA, sembrerebbero precluderesi le possibilità di sviluppo massimo di ogni realtà.
Un aspetto che se fino a ieri era ipotetico oggi trova il suo primo caso a Salisburgo. In attesa di conoscere quale sarà la presa di posizione dell’UEFA.
Il tema in realtà è stato già risolto. Il Salisburgo ha venduto parecchi giocatori (a prezzi alti) in modo da fare cassa ed avere parecchia liquidità. Questo ha fatto si che le quote del capitale di Red Bull nel salisburgo sono scese sotto la soglia del 30% adesso e quindi non costituiscono un ostacolo per la UEFA in tema di Multi proprietà (Altrimenti Wolfsburg e Bayern avrebbero lo stesso problema visto le Quote di Volkswagen in entrambi i club). Il problema casomai ora è un altro, ossia il financial fair Play del Leipzig, visto che molti dei giocatori venduti dal salisburgo per fare cassa, sono stati venduti al Lipsia.