«Dobbiamo credere di poterle vincerle tutte, poi non succede, ma la nostra convinzione deve essere questa. Questo può anche non bastare per arrivare secondi, ma non deve condizionarci». Lo ha detto l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, alla vigilia della sfida di San Siro contro l’Inter. Il tecnico non si fida della crisi dei nerazzurri: «Mi aspetto una reazione forte dall’Inter che può tornare ai livelli delle undici partite precedenti, prima delle ultime cinque. Andare a San Siro contro di loro non può essere considerato semplice».
«Il premio Bearzot? Preferivo vincere la partita con il Sassuolo. Dobbiamo imparare a chiuderle prima, dominiamo per 85 minuti e poi non vinciamo. I premi, comunque, vanno sulla scrivania. Io sono un uomo di campo. Lo scudetto? E’ sognabile ma non programmabile», ha aggiunto Sarri nella conferenza stampa di presentazione di Inter-Napoli. «Io punto di riferimento dei miei calciatori per il futuro? Non ho tempo per fare il manager, dedico tutto al campo. Io ho un contratto e sono a disposizione del presidente. Se non gli vado bene posso dare le dimissioni. Se lo fossi allora mi farei sentire. Il progetto – ha aggiunto – non è solo l’allenatore ma i ragazzi che lo rappresentano».
“Per ora il nostro scudetto è il secondo posto. Poi lo scudetto vero è sognabile, pensando però che prima o poi Milan e Inter faranno risultati in base al loro budget, la loro storia e non credo che ci saranno ancora questi settimi e ottavi posti. Ci saranno problematiche maggiori, sono problemi razionali, ma non vanno ad inficiare ciò che possiamo sognare».
«Il Napoli – osserva ancora Sarri – è cresciuto in tutti i punti di vista. Quest’anno non sbagliamo approccio ed abbiamo una determinazione ed una cattiveria agonistica superiore. Il problema è che quando abbiamo la partita in mano ce la facciamo scivolare. Abbiamo perso o pareggiato partite che abbiamo avuto in mano 80 minuti su 90. Ci manca questa ferocia nell’acquisire le gare».
Qualcuno aveva avanzato l’ipotesi di un cambio di modulo per sfruttare contemporaneamente il potenziale di Mertens e di Milik. Sarri, però, non è d’accordo. «Il Napoli – conclude – ha una capacità offensiva fenomenale, deve solo trovare una solidità difensiva per subìre meno gol. Ho un centrocampo che mi dà ampie garanzie con 5 ottimi giocatori ed un campione assoluto, che è Hamsik. Mi sembra assurdo dover togliere un centrocampista per mettere un attaccante in più, sarebbe contraddittorio per una squadra che segna già così tanto. Piuttosto il nostro equilibrio, che va trovato in futuro, è quello di prendere una decina di gol che nell’arco di una stagione si quantifichino in punti concreti».