Un traguardo “cezzionale” per Sandro Piccinini che domani sera in occasione di Roma – Juventus tocca le 2000 telecronache. Proprio lui! Lo ha scritto sul suo profilo twitter pubblicando una foto dei due tecnici.
Allora domani vi aspetto per #RomaJuve. Visto che nessuno ha tenuto il conto, gli auguri per le 2000 telecronache me li faccio da solo…😬💪 pic.twitter.com/HezFQ8aqpw
— Sandro Piccinini (@RealPiccinini) May 13, 2017
Nella sfida dell’Olimpico la Juventus potrebbe vincere lo scudetto anche pareggiando la sfida e diventando quindi inarrivabile per i giallorossi.
Un momento particolare anche per Piccinini che celebra proprio contro Roma e Juventus, ovvero due squadre di cui il padre Alberto nel secondo dopoguerra ha vestito i colori (insieme a quelli del Milan).
Per Sandro la carriera calcistica si è interrotta a 17 anni nella Lazio dopo di che anche in seguito alla laurea è arrivato il giornalismo.
Gli esordi a Tvr Voxson (1978-1982) prima di passare a TeleRoma 56 divenendo radiocronista inviato negli stadi di Roma e Lazio, in quella che è stata la palestra anche di Fabio Caressa e Massimo Marianella.
Il passaggio a Rete4 è del 1984 commentando il calcio internazionale, quindi è a Italia 1 nel 1987 prima di iniziare a Koper Capodistria dove commenta i Campionati europei di calcio e i Giochi Olimpici di Seul cimentandosi anche nella conduzione con “A tutto campo”.
Nel 1996 ha commentato la gara della Nazionale italiana contro l’Ungheria, trasmessa su Canale 5; fu il primo incontro della Nazionale non trasmesso dalla RAI. In seguito ammetterà che non aver commentato molte gare della nazionale è stato forse l’unico rammarico della sua lunga carriera.
La sua celebrità cresce soprattutto con la Champions League arrivata nel 93-94 sulle reti Mediaset oltre che grazie a Controcampo, la sua trasmissione della domenica.
Oltre che di sport, si interessa di storia della televisione: nel 2005 ha pubblicato, per Mondadori, il libro Il mucchio selvaggio, scritto a quattro mani con il collega Giancarlo Dotto, dedicato all’epoca del cosiddetto “far west televisivo”, in cui da un esercito di piccole televisioni libere, si è arrivati al gruppo Fininvest. Nel 2008 appare inoltre in un cameo, nei panni di se stesso, nel film L’allenatore nel pallone 2.