Un traguardo “cezzionale” per Sandro Piccinini che domani sera in occasione di Roma – Juventus tocca le 2000 telecronache. Proprio lui! Lo ha scritto sul suo profilo twitter pubblicando una foto dei due tecnici.

Nella sfida dell’Olimpico la Juventus potrebbe vincere lo scudetto anche pareggiando la sfida e diventando quindi inarrivabile per i giallorossi.

Un momento particolare anche per Piccinini che celebra proprio contro Roma e Juventus, ovvero due squadre di cui il padre Alberto nel secondo dopoguerra ha vestito i colori (insieme a quelli del Milan).

Per Sandro la carriera calcistica si è interrotta a 17 anni nella Lazio dopo di che anche in seguito alla laurea è arrivato il giornalismo.

Gli esordi a Tvr Voxson (1978-1982) prima di passare a TeleRoma 56 divenendo radiocronista inviato negli stadi di Roma e Lazio, in quella che è stata la palestra anche di Fabio Caressa e Massimo Marianella.

Il passaggio a Rete4 è del 1984 commentando il calcio internazionale, quindi è a Italia 1 nel 1987 prima di iniziare a Koper Capodistria dove commenta i Campionati europei di calcio e i Giochi Olimpici di Seul cimentandosi anche nella conduzione con “A tutto campo”.

Nel 1996 ha commentato la gara della Nazionale italiana contro l’Ungheria, trasmessa su Canale 5; fu il primo incontro della Nazionale non trasmesso dalla RAI. In seguito ammetterà che non aver commentato molte gare della nazionale è stato forse l’unico rammarico della sua lunga carriera.

La sua celebrità cresce soprattutto con la Champions League arrivata nel 93-94 sulle reti Mediaset oltre che grazie a Controcampo, la sua trasmissione della domenica.

Oltre che di sport, si interessa di storia della televisione: nel 2005 ha pubblicato, per Mondadori, il libro Il mucchio selvaggio, scritto a quattro mani con il collega Giancarlo Dotto, dedicato all’epoca del cosiddetto “far west televisivo”, in cui da un esercito di piccole televisioni libere, si è arrivati al gruppo Fininvest. Nel 2008 appare inoltre in un cameo, nei panni di se stesso, nel film L’allenatore nel pallone 2.

 

 

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