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Maurizio Sarri, allenatore del Napoli (Foto: Insidefoto.com)

“Nel prossimo contratto, quando sarà scaduto quello in essere, assolutamente verificheremo quanti scudetti ha vinto, quante volte saremo arrivati in finale e se avremo vinto qualcosa in Europa, e sarà giusto anche dargli quello che merita”. Lo ha detto Aurelio De Laurentiis patron del Napoli, rispondendo a Maurizio Sarri, secondo cui “con il prossimo contratto mi vorrei arricchire”. “A parte che lui – ha proseguito De Laurentiis – già l’altr’anno ha avuto uno scatto molto elevato, da lui richiesto e concordato”.

Nel frattempo l’edizione napoletana de La Repubblica ricostruisce la vicenda spiegando che Sarri teme di aver firmato il 27 maggio 2016 un accordo ambiguo. Sembrava fantastico, ebbe il doppio dell’ingaggio. Invece no.

Lo considera un boomerang – invece – da quando il presidente se ne vanta in tv («Io i contratti li so fare»), da quando il suo agente bloccato i sondaggi di altri club, dalla Roma all’Inter al Milan, da quando in Toscana gli amici e la famiglia lo sobillano. Gli fanno notare che il suo lavoro fa ricche società e squadra, guadagnano tutti di più, tranne lui, possibile? Deve rifare i conti anche lui nella sua tasca, e Sarri si irrita.

Già, 700 mila il primo anno, altri 2,8 milioni nel biennio fino a giugno 2018, totale 3,5. Per svincolarsi deve poi lasciarne 8 di penale al Napoli. Come dire: lavori tre anni gratis ed alla fine ci rimetti 4,5 milioni? 

Ormai gli attriti sono scoperti, inutile nasconderli, tra le quinte c’è maretta anche quando va in scena il più grande spettacolo italiano di calcio. Viene da chiedere prima a Sarri se proprio non poteva aspettare un paio di settimane e la fine della serie A per sbottare, poi a De Laurentiis se gli conviene parlar tanto, si ostini a trattare in piazza le vertenze con giocatori e allenatore. Ingenuo anche lui, dimentica che i tifosi gli perdonano tutto, tranne l’arte del risparmio. Una vecchia storia. Contro di lui, per fargli sborsare soldi, farebbero il tifo anche per Equitalia.
I due aspettano il primo microfono di Sky o la prima conferenza per scontrarsi. Possibile che non vi sia un minimo di diplomazia intermedia, qualcuno che riferisca? C’è tutto questo dietro la 24esima vittoria, con il Napoli che a due turni dalla fine con i 5 al Torino segna un gol più della scorsa stagione: 107. Ben 46 in trasferta, come la Juve 1949-50.
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